case di riposo

No vax, caos nelle Rsa. La Fenalt: “Personale respinto, in un caso anche i vaccinati”

Il sindacato denuncia che in molti casi le strutture hanno rimandato a casa i dipendenti non vaccinati: “Perché di sabato senza preavviso?”



TRENTO. Sabato 4 settembre il personale delle Apsp non vaccinato si è presentato al lavoro, ma in molte case di riposo è stato rimandato a casa a causa delle sospensioni per mancata vaccinazione. Lo denuncia la Fenalt.

 “Ci chiediamo perché questo è successo senza preavviso, visto che altrove è stato chiaramente indicato il giorno preciso da cui decorre la sospensione – osserva Roberto Moser, vice segretario Fenalt, sindacato di maggioranza in Apsp – Perché di sabato? Visto che la direzione il sabato è assente e quindi non è possibile ricevere indicazioni o spiegazioni. Il colmo - spiega Moser - è rappresentato dal fatto che in una casa di riposo non è stato accolto neppure chi il vaccino lo aveva fatto”.

Solo due settimane fa in un incontro con i vertici di Upipa con i sindacati era emerso che il 12% del personale delle Rsa trentine non era ancora vaccinato, con il rischio concreto per alcune case di riposo di non riuscire a organizzare i turni e garantire l’assistenza ai propri ospiti.

"La cosa che più stupisce – prosegue Moser – è l'ennesima confusione che coinvolge anche il personale vaccinato. I giorni di assenza in questo caso come saranno computati? Come Fenalt non accettiamo imposizione di ferie su errori commessi dall’amministrazione e ci chiediamo anche su chi ricadrà la responsabilità dei disagi arrecati da una tale impreparazione.”













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