La storia

Mollo tutto e vado a vivere con cani, capre e conigli 

La scelta di vita di una coppia di Bolzano che ha lasciato la città per andare a vivere in un maso a Pochi di Salorno in mezzo ad animali salvati dall’abbandono o destinati ad essere soppressi


Sandra Mattei


BOLZANO. Il maso immerso nel verde che si raggiunge lungo una stradina di montagna affacciata sulla valle dell'Adige è come un'arca di Noè per animali abbandonati o destinati al macello o alla pentola. Sono cani, gatti, topini, conigli, galline, capre, oche, una cinquantina in tutto, accuditi ed allevati da una coppia, Gaia e Manuele Peretto, che hanno realizzato il loro sogno: vivere in una casa a misura dei loro animali.

«All'inizio – racconta Gaia Scremin – quando ci siamo conosciuti con mio marito, avevamo due cani a testa. Avevamo la stessa passione per gli animali e cercavamo una casa dove condividere gli spazi e poterli lasciare uscire liberamente, a contatto con la natura. Dopo una lunga ricerca abbiamo trovato il posto giusto, un maso ai Pochi di Salorno, nel quale abbiamo creato una grande stanza riservata ai cani, con un terreno dove poter tenere le galline, le oche, i conigli e dove possono muoversi anche i cani e i gatti. Non solo i nostri, ma anche quelli che ospitiamo a pensione».

È da quattro anni che Gaia e Manuele hanno acquistato il maso e da allora la famiglia dei 4 (e 2) zampe è cresciuta parecchio: ci sono i loro cani (Beauty, un simil bergamasco pelosone, Ralph, incrocio pastore adottato alla Sill, Lucy, tutta nera recuperata da una cucciolata e Naima, salvata da un canile di Granada, destinata alla soppressione) ai quali si aggiungono gli ospiti a pensione.

Nel cortile, dentro un recinto convivono galline e oche, in cucce più appartate ci sono i conigli, mentre più in basso si trova la casetta per le capre. I tre gatti non si vedono: sono stati recuperati da un maso a Naturno, spiega Gaia, e sono un po' selvatici.«La maggior parte di questi animali sarebbero stati soppressi, come le galline vecchie o come i conigli destinati alla padella. Ma ci sono molti di loro presi da famiglie che non sanno gestirli. Come i conigli, animali difficili da tenere, perché possono fare danni, rosicchiano tutto, ma sono anche aggressivi se non hanno spazi adatti. Noi abbiamo spazi pensati per ogni esigenza: con i cani condividiamo la grande sala nella zona giorno con un divano solo per loro, mentre gli altri hanno cucce dedicate perché si sentano protetti».

Gaia e Manuele hanno anche l'orto, dove crescono insalata, rapanelli e ortaggi vari, ma anche piccoli frutti. Quest'anno la stagione è un po? indietro, ma a breve gli ortaggi, nonché le fragole e i lamponi, tutti biologici, saranno venduti a domicilio a chi ne farà richiesta. «Basta consultare la nostra pagina Fb – afferma Gaia – sia per gli eventuali ordini per la verdura, sia per le richieste di pensione per i propri animali. Il profilo è “La casetta di Dhea”, dedicato alla mia cagnolina che non c'è più».

I progetti di Gaia e Manuele non finiscono qui: a breve funzionerà un forno per cuocere il pane e chissà che in futuro non riescano ad avviare un B&B. Di recente è nata anche una collaborazione con il ristorante Fichtenhof di Cauria: da tempo una realtà attenta ad una cucina realizzata con prodotti a chilometri zero. “Abbiamo messo a dimora 40 piante da frutto di specie antiche, - annuncia Gaia – tra mele, pere, albicocche e prugne. Con Ingrid, la cuoca del Fichtenhof, contiamo di utilizzare la frutta per la cucina e per prodotti bio”. Nessun ripensamento per la scelta fatta? “Assolutamente no – risponde Gaia – qui stiamo bene, abbiamo buoni rapporti con i vicini ed è il posto giusto per fare crescere i figli, se arriveranno”.













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