ghiacciaio

Marmolada, il crepaccio stoppa le ricerche in quota

Sospese anche le operazioni con i droni. I movimenti del ghiacciaio causati dal grande caldo



TRENTO. L'apertura del crepaccio sul ghiacciaio della Marmolada ha fermato le operazioni di ricerca dei resti delle undici vittime del disastro dello scorso 3 luglio. Da ieri, 17 luglio, sono fermi anche i droni del corpo nazionale del Soccorso alpino, che nei giorni scorsi avevano rinvenuto parti di attrezzature tecniche sulla colata di ghiaccio, roccia e fango.

Le operazioni riprenderanno quando le condizioni permetteranno di lavorare in sicurezza. Lo apprende l'ANSA.

Nei giorni scorsi, gli strumenti di rilevazione che monitorano la calotta di ghiaccio hanno registrato piccoli crolli nella zona interessata dal disastro, con la caduta di un alcuni di blocchi di ghiaccio. Dalle prime rilevazioni aeree si stima che il crepaccio abbia una larghezza di circa 200 metri per un spessore tra i 25 ed i 35 metri.

I movimenti del ghiacciaio sono causati dalle temperature particolarmente alte degli ultimi giorni. 













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