Criminalità

Le tre ladre trentine delle borsette in trasferta a Merano

Il trio di donne già noto ai commercianti è stato ripreso in un punto vendita mentre trafugava quattro borse del valore di circa mille euro. Sono poi state riconosciute in un altro negozio della stessa catena: refurtiva restituita e denuncia 



MERANO. Pasqua tormentata per i commercianti meranesi, per colpa di una serie di furti che hanno interessato alcuni negozi del centro cittadino. Tra i ladri che si sono ripresentati per le vie del centro, immortalati dalle telecamere dei negozi, ma dai volti difficilmente identificabili per via delle mascherine, sono rispuntate anche le tre donne che nel corso degli ultimi mesi (secondo i negozianti) avevano messo a segno una serie di colpi. Si tratta di tre donne che, grazie alla prontezza di una commerciante, sono state denunciate.

A raccontare quanto accaduto è la responsabile di un negozio del centro.

«Non è la prima volta che vediamo queste tre donne nei nostri negozi. Già in almeno altre due occasioni ci avevano sottratto merce per almeno mille/duemila euro. La dinamica è sempre la stessa: entrano in tre, si guardavano attorno, due rubano, una fa il palo, come questa volta», spiega la commerciante che aggiunge: «In questa occasione, però, gli è andata male, visto che, dopo avere rubato in uno dei nostri punti vendita quattro borse per un valore di circa mille euro ed essere state riprese dalle nostre telecamere, due di queste ladre non hanno trovato di meglio da fare se non entrare pochi minuti dopo nel nostro secondo negozio. A quel punto, riapparse di nuovo sui video seppur di un altro punto vendita ma sempre con il solito fare sospetto, la mia collaboratrice mi ha immediatamente comunicato che si trattava senza dubbio delle stesse persone. Quindi, ho provveduto a chiamare immediatamente le forze dell'ordine», racconta la responsabile.

Con il negozio pieno di clienti, la commerciante ha prima cercato di intercettare le due ragazze, di un’età stimata in 20-25 anni, poi ha chiesto loro di restituire quanto precedentemente sottratto all'altro punto vendita, forte del fatto che dalle immagini delle telecamere inequivocabilmente si capiva che a commettere il furto fossero state le due donne in questione.

«Quasi offese, all'inizio hanno perfino negato ogni responsabilità, facendoci vedere le loro borsette vuote, quindi, capendo che non avrei mollato la presa, una di queste ha aggredito una mia collaboratrice. Alla fine, i nostri sospetti si sono dimostrati del tutto fondati. Forse preoccupata per il destino delle due più giovani, la più anziana delle tre è arrivata per restituirci tutto quello che avevano rubato nell'altro negozio», chiosa la commerciante che spiega ancora: «Poi sul posto sono intervenute le forze dell'ordine alle quali abbiamo spiegato, video e refurtiva alla mano, cosa era successo».

Tre ladre che, come detto, nel corso dei mesi scorsi, sempre immortalate dalle telecamere dei commercianti, avevano già messo a segno una serie di furti in città, anche se nessuno era mai riuscito a riconoscerne i volti, considerata la loro abilità nel far perdere le tracce velocemente, una volta uscite dai negozi con la refurtiva in tasca. Si tratterebbe di tre donne residenti a Trento, città dalla quale si sposterebbero ciclicamente per compiere le loro scorribande.

«Questa volta è andata bene, ma quello che noi commercianti chiediamo da mesi è che, almeno quando sono previsti afflussi importanti di turisti, le vie più frequentate del centro vengano presidiati dalla forze dell'ordine, in modo da potere intervenire immediatamente in caso di furti nei nostri negozi». Già, perché individuato il trio di ladre sabato pomeriggio, pochi minuti dopo in alcuni negozi del centro è riapparso l'ormai famoso ladro stempiato, vestito di nero con occhiali scuri in testa: una vecchia conoscenza dei commercianti.













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