mezzolombardo 

Un libro sulla storia della chiesa di San Pietro

MEZZOLOMBARDO. Proseguono i lavori, iniziati a settembre, per il restauro della chiesa San Pietro, sull’omonimo colle, all’interno del camposanto. Con i 50.000 euro stanziati del Comune e il...



MEZZOLOMBARDO. Proseguono i lavori, iniziati a settembre, per il restauro della chiesa San Pietro, sull’omonimo colle, all’interno del camposanto. Con i 50.000 euro stanziati del Comune e il contributo provinciale, vengono ripristinati il tetto e una parte della struttura. L’azione è accompagnata della competenza dell’associazione Castelli del Trentino, che attualmente è impegnata anche per l’edizione di un libro sulla chiesa. «È uno dei beni culturali artistici più importanti non solo del paese ma di tutta la Piana Rotaliana» afferma Bruno Kaisermann, presidente dell’associazione. Il libro tratterà gli aspetti architettonici e storici, del significato ecclesiale, dei beni artistici e della funzione cimiteriale; racconterà inoltre il rapporto del luogo con la casata degli Spaur e con la popolazione del paese. Per la pubblicazione, la cui stampa è prevista in primavera, sta operando un’ampia equipe di autori e di esperti, con il coordinamento dall’associazione.

La tradizione vorrebbe che la chiesa di San Pietro fosse sorta sulle rovine di un piccolo tempio pagano, che però non sono mai state ritrovate. Un’ipotesi accreditata è che sul colle si trovasse un castelliere, un nucleo abitativo preistorico e, durante i lavori per l’ingrandimento del cimitero, nel 1836, sono venute alla luce sepolture, terracotte, monete di epoca romana. La chiesa venne eretta nel XII secolo come luogo sacro per il borgo medievale di Medium Sancti Petri, com’era chiamato Mezzolombardo; nel 1534 fu interamente ricostruita, ma rimase il campanile, che è in stile romanico. L'interno mostra interessanti altari, pale, statue lignee e un pulpito, appartenenti a diverse epoche storiche. “L’amministrazione tiene in particolar modo a conservare la memoria dei fatti che hanno segnato la storia della comunità e, grazie alla dedizione delle associazioni e di varie persone, è possibile mantenere vivo questo patrimonio collettivo» ha dichiarato il sindaco Christian Girardi. (a.t.)















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