Un “bagno nella foresta” terapeutico 

In Paganella il Consorzio inaugura il primo parco italiano dedicato al “Forest bathing” per alzare il benessere psico-fisico


di Rosario Fichera


FAI DELLA PAGANELLA . Le splendide faggette di Fai della Paganella, dal prossimo luglio, diventeranno il primo parco italiano dedicato al “Forest bathing”, ovvero “Bagno nella foresta“, la pratica giapponese (chiamata Shinrin-yoku) che adopera il potere terapeutico degli alberi per migliorare il benessere psico-fisico dell’uomo. Si tratta di una nuova iniziativa promossa dal Consorzio Fai Vacanze, dall’assessorato al turismo del comune di Fai della Paganella e dall’Apt Dolomiti Paganella che mira a valorizzare l’ambiente naturale della località turistica dell’altopiano, ricca di boschi di faggio e dalla cui parola deriva lo stesso nome di Fai.

«In Piemonte, nell’Oasi di Zegna, hanno già realizzato, con un ritorno positivo, un sentiero dedicato al Forest bathing - ha spiegato al Trentino l’assessore al turismo di Fai della Paganalla, Maurizio Giuliani – da noi sarà invece un’intera area, un vero e proprio parco dove si potrà godere dei benefici terapeutici degli alberi. La zona boschiva dove si svilupperà il parco è quella della località Seraia, conosciuta per il sentiero tematico “Acqua e faggi”. In questi giorni stiamo completando la nuova cartografia e la segnaletica della zona, ricchissima di faggi, e stiamo realizzando anche un depliant in italiano, inglese e tedesco, nel quale spieghiamo gli effetti benefici del Forest bathing».

Secondo gli studi condotti da Marco Nieri (bioricercatore, esperto in salute dell’habitat) e Marco Mencagli (agronomo) alcuni alberi come leccio, quercia, faggio, castagno, pino nero domestico, producono azioni benefiche alla salute dell’uomo grazie a delle sostanze aromatiche rilasciate dalle loro foglie, i cosiddetti monoterpeni e ai fitoncidi, oli essenziali presenti nel legno e che gli alberi rilasciano sotto forma volatile per difendersi dai parassiti e di cui soprattutto le faggete ne sono estremamente ricche.

La pratica del “Bagno nella foresta” è molto diffusa in Giappone fin dagli anni ’80 del secolo scorso, dove è considerata uno dei capisaldi della medicina preventiva. Per avere benefici gli esperti raccomandano passeggiate di almeno 3-4 ore immersi nella vegetazione del bosco; è importante respirare profondamente, usando il diaframma, come nello yoga, per assorbire tutti gli aromi del bosco. Un’esperienza sensoriale da vivere anche col tatto, toccando la corteccia degli alberi o addirittura abbracciando il tronco, cercando di percepirne la superficie e di “assorbirne” l’energia.

Secondo gli esperti i miglioramenti riguardano diversi ambiti fisiologici: si abbassano i livelli di cortisolo e l’ormone dello stress, diminuisce la frequenza cardiaca, così come scendono la pressione arteriosa e i livelli di zucchero nel sangue; si riduce inoltre il rischio di ammalarsi di depressione, si placano gli stati di collera e migliora addirittura la creatività.

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