Referendum per l’Asuc di Faedo si vota fino alle 21 

Faedo. Si vota oggi dalle 9 alle 21, a Faedo nel primo piano del municipio, per eventualmente ricostituire, dal prossimo primo gennaio, l’Asuc, l’amministrazione separata per gli usi civici. È una...



Faedo. Si vota oggi dalle 9 alle 21, a Faedo nel primo piano del municipio, per eventualmente ricostituire, dal prossimo primo gennaio, l’Asuc, l’amministrazione separata per gli usi civici. È una sorta di primo passo in vista della fusione che a gennaio porterà Faedo a diventare frazione di San Michele. L’obiettivo è di riuscire ad amministrare determinati beni di uso civico in maniera separata e distinta rispetto all’amministrazione comunale, per la loro valorizzazione, conservazione e tutela.

Per ricostituire l’Asuc oggi è necessaria la vittoria dei sì e il superamento del quorum del 40 per cento. Su questo punto è da segnalare, in consiglio comunale, la frattura fra la maggioranza, compatta per il sì, e la minoranza che ha invitato al “non voto”, nella convinzione, secondo loro, che l’Asuc sia sì uno strumento utile, ma non per la realtà di Faedo.

L’Asuc in origine fu costituita il primo gennaio 1949. Ai tempi Faedo era già frazione del Comune di San Michele. Venne poi sciolta nel 1952, quando il paese tornò a essere Comune e gli usi civici gestiti dallo stesso. Alla base di tutto, ora c’è lo Statuto speciale per l’Autonomia. Prevede che i beni di uso civico, nelle frazioni che li possedevano originariamente, possano essere amministrati separatamente, senza dipendere dal Comune.

Secondo le prime stime, l’Asuc a Faedo potrebbe avere un bilancio in attivo di circa 20 mila euro all’anno, considerando le entrate per legname, gli affitti delle campagne, le sorti e il contributo della Provincia. Le uscite principali si riferiscono invece al custode forestale, segreteria, commercialista e amministrazione varia. Il tutto sarà amministrato da un comitato di cinque persone, eventualmente elette oggi: si possono esprimere fino a cinque preferenze scegliendo fra tutti i maggiorenni residenti in paese. D.E.















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