Piffer a cena con la Lega «Faccio quel che mi pare» 

Autonomisti in subbuglio. Il 71enne è nel direttivo del Patt di Lavis, ma è stato anche consigliere e assessore comunale. Qualcuno lo indica come candidato sindaco di centrodestra


DANIELE ERLER


Lavis. Una foto su Facebook fa scattare a Lavis un caso all’interno del Patt. L’immagine è quella della cena di Natale della Lega, alla presenza di tanti consiglieri provinciali, del governatore Maurizio Fugatti e del segretario Mirko Bisesti. Il problema è che, in posa, si vede anche Luigi Piffer, pensionato di 71 anni, già dipendente della Cassa rurale e co-titolare fino a pochi anni fa di un’edicola. In passato Piffer è stato consigliere comunale e pure assessore al bilancio, ma sempre sotto egida del Patt, anche se nella coalizione di centrodestra con l’allora sindaco Graziano Pellegrini. Ma Piffer è soprattutto, ancora oggi, membro del direttivo della sezione di Lavis del Patt. Il partito, ufficialmente, è ancora al governo con il Pd. Cosa ci faceva dunque Piffer ad una cena con i simpatizzanti della Lega?

La foto ha fatto storcere il naso a qualche autonomista, soprattutto a chi sta lavorando per una conferma dell’attuale coalizione di centrosinistra. D’altra parte – suggerisce qualcuno – Piffer potrebbe essere invece un ottimo candidato sindaco di centrodestra. Sarebbe una mossa a sorpresa della Lega, rispetto a un candidato di bandiera (come la capogruppo Monica Ceccato), per cercare di convincere i moderati, tenere salda la barra della coalizione con la Civica e convincere anche qualche autonomista deluso. Ovviamente su questo punto non c’è nessuna conferma e tutto rimane nel campo soffuso delle indiscrezioni e dei tanti nomi suggeriti nel consueto totosindaco, a sei mesi dal voto. Queste voci incontrollate di paese sono state però alimentate proprio dalla foto in questione.

Il diretto interessato, sentito dal Trentino, non ha peli sulla lingua, tanto che alcune dichiarazioni qui le dobbiamo riportare utilizzando, fra virgolette, degli eufemismi rispetto ai termini originali: «Io sono nato libero, vissuto libero e ho mandato “a quel paese” chiunque avesse qualcosa da ridire su questo. Quindi vado dove “cavolo” mi pare e faccio quel “cavolo” che mi pare. Io sono un tesserato Patt: se non mi vogliono, basta che lo dicano». Non ritiene – chiediamo – che quella foto con la Lega sia inopportuna, in un momento delicato, in cui ci sono delle trattative in corso, su più fronti, in vista delle elezioni comunali? «Io penso che se uno vuole dire ma non fare, fare ma non dire, rispetto a un’alleanza col centrosinistra, prima di tutto dovrebbe essere più onesto – dice Piffer –. Io dal Patt non ho avuto niente, anche perché non ho mai chiesto niente. Ho passato la mia vita a fare in modo che qualcuno, semmai, dovesse qualcosa a me. Ma io non devo proprio niente a nessuno».















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