Mezzocorona, 24 ore di corsa sul monte

Mezzocorona. «Io mi sento pronto, speriamo che anche il tempo mi dia una mano: il massimo sarebbe se facesse fresco, senza sole ma anche senza pioggia». In 24 ore, dalle 10 della mattina di sabato...



Mezzocorona. «Io mi sento pronto, speriamo che anche il tempo mi dia una mano: il massimo sarebbe se facesse fresco, senza sole ma anche senza pioggia».

In 24 ore, dalle 10 della mattina di sabato alle 10 di domenica, Manuel Degasperi inseguirà il record mondiale di dislivello positivo, salendo a piedi sul monte di Mezzocorona. Il primato da raggiungere è quello del trentino Andrea Daprai: due anni fa riuscì a salire sul Monte per 32 volte e un pezzettino, per un totale di quasi 20.600 metri di dislivello positivo, sempre in 24 ore. Degasperi spera di fare di meglio: sarebbe un’impresa sportiva.

Sport e turismo sul Monte

Ieri, sulla terrazza della stazione della funivia da poco tirata a lucido, Degasperi è stato incoraggiato dall’assessore provinciale Roberto Failoni, dai consiglieri Denis Paoli e Lorenzo Ossanna, e soprattutto dal sindaco di Mezzocorona, Mattia Hauser. Il primo cittadino ha promesso che farà anche lui almeno due salite al Monte, accompagnando Manuel, la mattina della domenica: «Qui vengono sempre più atleti ad allenarsi e questo per noi è un onore – spiega il sindaco –. Stiamo investendo moltissimo sulla riqualificazione di quest’area e queste imprese sportive sono il miglior biglietto da visita». A fare la differenza è la funivia, che permetterà a Manuel di scendere dal monte senza perdere tempo. Per l’occasione l’impianto funzionerà anche di notte: «Ma per noi tutta questa visibilità ha un riflesso positivo», dice Ezio Permer, presidente della Funivia.

In cerca di un’emozione

Per la borgata di Mezzocorona sarà una festa che continuerà tutta la notte. Grazie alla Sat del paese che garantirà un punto ristoro, a valle del Monte ci saranno musica, birra e panini. Un modo per tifare per Manuel, durante le 24 ore di gara contro il tempo. «Volevo solo mettermi in gioco – dice lui – cercare di dare un’emozione agli altri, così come mi emozionerò io. Per riuscirci ho coinvolto tanti sponsor: sono soprattutto amici, aziende e artigiani della zona. Senza di loro non sarei riuscito a fare nulla». D.E.

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