L’ultimo traguardo di Tarcisio Pedrini,  maratoneta 95enne 

Calavino, se n’è andato vinto in pochi mesi da una malattia Aveva iniziato a correre cinquentenne. Oggi il funerale


di Mariano Bosetti


CALAVINO. Se n’è andato via dopo una malattia di alcuni mesi, che ha aggravato via via le sue condizioni di salute alla bella età di 95 anni (classe 1922), il maratoneta-contadino di Calavino; così infatti era conosciuto Tarcisio Pedrini, che fino ad alcuni fa, quando, a parte gli acciacchi della vecchiaia, la forte tempra e la determinazione di lavoratore della terra lo sostenevano ancora, non si lasciava sfuggire nessun appuntamento di marce non competitive soprattutto nel territorio provinciale. E grazie alla sua simpatia e cordialità era riuscito a crearsi nell’ambiente di questa specialità una fitta rete di amicizie, di cui era orgoglioso ed anzi in più di un’occasione aveva organizzato delle cene conviviali con i “colleghi maratoneti” nel corso delle quali condividere con loro questa forte passione sportiva, scambiandosi ricordi ed impressioni sulle gare più significative affrontate assieme.

Tarcisio aveva iniziato a praticare la corsa a cinquant’anni suonati, quando per la categoria dei contadini fare sport era considerata una “perdita di tempo”. Si è trattato di un’esperienza nata casualmente nel lontano 1972 con l’indimenticata maratona, organizzata nel corso della manifestazione della “Settimana Folkloristica”: 40 Km che – come ricordava - coprì senza allenamento in poco meno di 5 ore. Dagli anni Settanta in poi intensificò la sua partecipazione alle varie gare non solo a livello provinciale, ma anche fuori regione. Fra le più significative la famosa corsa del “Passatore”: 102 Km da Firenze a Faenza (oltre 3.000 concorrenti per circa 10 ore di gara in buona parte di notte), a cui ha partecipato per ben 12 edizioni raggiungendo, in rapporto all’età, dei buoni piazzamenti. Nelle edizioni 2002 e 2003 venne inoltre premiato come concorrente più anziano (rispettivamente 80 e 81 anni di età) e con alcuni amici della val di Non ha voluto tornare anche nel 2011, percorrendo però il tragitto più breve di 30 Km.

Altre corse a cui ha partecipato: 3 edizioni della Salsomaggiore – Reggio Emilia (100 km); 2 edizioni della Torino – Saint Vincent (100 Km) e qui da noi 9 edizioni della Folgaria – Asiago. Insomma un palmares di partecipazioni non indifferente per Tarcisio, che ha infranto il tabù della figura del contadino tradizionale - impegnato nel duro lavoro della campagna e che si concedeva soltanto qualche svago domenicale (la partitina a bocce nell’osteria del paese)- per catapultarsi nella “moda” anni ‘70 (conseguenza anche della crisi petrolifera) delle marce non competitive, che ha continuato a coltivare fino a qualche anno fa. Non solo un fatto sportivo, ma soprattutto un fatto di costume per aprirsi, grazie alla sua giovialità, a un mondo dove alla fatica si associano lo stare insieme, la solidarietà ed anche l’amicizia. E fra gli amici con cui si sentiva un po’ più frequentemente Loredana Cont, con cui tra il serio e il faceto ripercorreva le tappe di una vita, in cui ha incontrato molte soddisfazioni.

I funerali si svolgeranno a Calavino oggi alle 14 e 30.













Scuola & Ricerca

In primo piano