In Val di Cembra otto spettacoli di teatro civile  

Val di cembra. L’obiettivo è coinvolgere le associazioni di diversi paesi e unire le due sponde della valle. Ma il festival di teatro civile “Contavalle”, promosso dall’associazione di...



Val di cembra. L’obiettivo è coinvolgere le associazioni di diversi paesi e unire le due sponde della valle. Ma il festival di teatro civile “Contavalle”, promosso dall’associazione di promozionesociale.doc, in programma in alta val di Cembra da martedì al 23 del mese, ne ha di più ambiziosi. Perché - oltre ad interessare, come da tradizione, i paesi che compongono il Comune di Altavalle (Faver, Grauno, Grumes e Valda) e quello di Segonzano (per la prima volta) – il festival intende essere parte di un più ampio progetto culturale sostenuto dall’amministrazione comunale guidata da Matteo Paolazzi con Vera Rossi assessora alla cultura. Partendo dalla considerazione che la cultura, la sua promozione attraverso il coinvolgimento della popolazione, può essere un fattore non solo di aggregazione ma pure di senso di appartenenza al territorio nonché di attrazione turistica. È in questa direzione che si stanno facendo i passi necessari per la realizzazione di un ecomuseo inteso non tanto, o per lo meno non solo, come raccolta degli oggetti materiali che hanno segnato, nel corso del tempo, le caratteristiche di una valle rurale come questa ma, piuttosto, prezioso scrigno di storie e memorie.

Lo ha ben spiegato l’altra sera Tommaso Pasquini, direttore artistico del festival, nonché filmaker e giornalista, nel corso della presentazione, a Casel del Masi, sopra Grumes, della terza edizione di “Contavalle”. E come anche nelle precedenti edizioni, uno degli appuntamenti (l’11 agosto) sarà proprio incentrato sul teatro partecipato, che ha coinvolto diversi residenti, in particolare donne, perché saranno loro le protagoniste di “Se sono donne fioriranno”. Il via è in calendario martedì prossimo a Grumes (nella piazza del teatro le Fontanelle), alle 20,30. In scena il “Teatro delle dodici lune” con il burattinaio Italo Pecoretti e il suo “Di pinocchio l’avventura”, “tra equivoci, furberie, bastonate, gran divertimento ed autentica paura”, come recita la sinossi. Prima, alle 19, tanto per avvicinarsi allo spettacolo, “Pizza in piazza”, pizzata con l’associazione Teatro Libero di Grumes. Giovedì 8 agosto, in occasione della Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, ci si sposterà a Faver (in piazza della chiesa). Dalle 21, “Io sono il mio lavoro. Storie di uomini e di vini”, di e con Pino Petruzzelli (che del teatro civile è uno dei più importanti interpreti) del Teatro Ipotesi di Genova. Nelle settimane successive seguiranno altri 6 appuntamenti ma anche un paio di cene in piazza. Calendario completo: www.puntodoctrentino.it. La partecipazione agli spettacoli è libera (tranne quello dell’8 agosto, biglietto 10 euro). PA.PI.













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