Consulenze psicologiche a distanza per la scuola 

Il servizio. L’Istituto comprensivo di Lavis ha deciso di mantenerlo nonostante il Coronavirus  per continuare ad offrire un sostegno agli studenti, alle loro famiglie ed anche ai dipendenti


DANIELE ERLER


Lavis. La scuola di Lavis ha deciso di mantenere attivo lo sportello psicologico che offre normalmente, in aiuto ai ragazzi e alle loro famiglie. E lo fa in un contesto completamente diverso rispetto al solito. Perché, nel giro di pochi giorni, la nostra vita è cambiata, quando il Coronavirus è arrivato anche in Trentino e anche a Lavis. Ci siamo trovati chiusi fra le pareti di casa nostra, dovendo affrontare un nemico invisibile. Senza più contatti sociali e con il rischio di perdere tutti i punti di riferimento, sentendosi abbandonati. Anche per questo, come spiega il dirigente Stefano Chesini, «la scuola ha pensato di dare continuità al progetto di consulenza psicologica, riadattandolo a questo periodo delicato».

Lo sportello amico

Ovviamente è servita una rivoluzione nei metodi, molto simile a quella che l’intera scuola sta affrontando. Il servizio di consulenza psicologica si chiama “sportello amico”: «Ha cambiato veste ed è diventato uno spazio di ascolto e supporto a distanza – spiega il dirigente –. L’obiettivo però rimane lo stesso: continuare a offrire alle famiglie e al personale dell’Istituto Comprensivo di Lavis uno spazio in cui condividere preoccupazioni, paure e disagi anche in relazione alla situazione di emergenza che stiamo vivendo. Ma anche uno spazio dove trovare risorse e suggerimenti relativi al percorso educativo e pedagogico di bambini e ragazzi».

Prevenire i disagi

Nei giorni scorsi è stata inviata una circolare a tutti gli insegnanti e ai genitori degli alunni. Sono stati spiegati gli obiettivi dello sportello: «promuovere il dialogo e lo scambio relativamente all’emergenza in corso e accompagnare nella comprensione di quanto sta accadendo. Favorire l’espressione del disagio percepito. Ma anche accompagnare nell’individuare le risorse personali e familiari presenti nel sistema, per far fronte alla situazione di emergenza. Ridurre le manifestazioni di stress. Contenere e supportare eventuali situazioni di disagi e malessere in esordio. Sostenere il benessere psicologico ed emotivo di famiglie, bambini, ragazzi e personale scolastico in un’ottica preventiva. Offrire consulenza su problematiche relative al percorso educativo-pedagogico dei bambini e dei ragazzi, in particolare per personalizzare le metodologie didattiche per i bisogni educativi speciali». Il personale scolastico o le famiglie che vogliono prenotare un colloquio possono rivolgersi all’indirizzo psicologa@iclavis.it. Proprio come avviene con le lezioni, il tutto viene fatto in videoconferenza. Soprattutto, l’obiettivo è di mantenere il legame fra le famiglie e la scuola: e non è soltanto una questione che riguarda la normale didattica. C’è un valore che va oltre le normali lezioni e che sta assumendo un senso in più ora.















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