«A Lavis i medici ci sono basta sceglierne uno» 

L’assessore comunale alla sanità Isabella Caracristi anticipa alcune delle risposte alla Lega Nord, preoccupata per il pensionamento (da oggi) del dottor Fontana 



LAVIS. L’interrogazione dei consiglieri della Lega Nord Monica Ceccato, Cristian Giongo e Simone Moser sul “taglio dei medici di base” è appena arrivata sul tavolo del sindaco di Lavis Andrea Brugnara. Quando solo si paventa la possibilità che si usino le forbici per contrarre servizi pubblici essenziali, come già successo, l’allarme è rosso, la sensibilità dei cittadini massima. E le opposizioni soffiano sul fuoco.

L’assessore alla sanità Isabella Caracristi ha preso carta e penna e spedito una richiesta all’Azienda sanitaria provinciale per avere i dati richiesti dai consiglieri e comporre il quadro della situazione. Nell’interrogazione i leghisti chiedono, tra l’altro, quanti sono i medici di base che svolgono il loro servizio tra Lavis e Zambana e se è vero che alcuni di questi a breve termineranno il mandato. Il documento segnala inoltre “il disagio di parte dei cittadini ad accedere al servizio assistenziale (guardia medica) il sabato e la domenica, vista la soppressione del servizio a Lavis”.

Per quanto finora ne sa, l’assessore Caracristi conferma che «da domani (oggi per chi legge, ndr) effettivamente il dottor Giuseppe Fontana andrà in pensione. Però, aggiunge, dagli altri medici (a Lavis ne rimangono 6), ci sono ancora posti disponibili. Per cui basta che i pazienti vadano allo sportello dell’anagrafe sanitaria, qui in paese, per il cambio. Per quanto noi facciamo parte di un ambito che comprende anche Zambana e la Rotaliana non occorre che si cerchino un medico fuori dal territorio comunale».

L’assessore comunale alla sanità ricorda poi che «l’amministrazione comunale ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente gli ambulatori presenti nelle frazioni di Nave San Felice e Pressano ci fosse qualche medico disposto ad esercitare lì».

In attesa di avere tutti i dati dall’Azienda sanitaria e che eventualmente si debba rifare qualche conto, Caracristi ammette che in merito alla guardia medica qualche disagio ci può essere visto che il riferimento, per Lavis, è a Cembra. «Capisco le preoccupazioni della gente – sottolinea l’assessora – ma stiamo cercando di fare in modo che questi servizi essenziali siano garantiti per tutti e che gli anziani, ad esempio, non debbano spostarsi in altri centri. Ma, ripeto, per adesso il servizio svolto dai medici di base è garantito nonostante uno di loro vada in pensione. Dell’altro, che se ne starebbe per andare, come scritto dalla Lega Nord, nulla so ma ho chiesto lumi all’Azienda sanitaria provinciale come per tutti gli altri dati richiesti nell’interrogazione, dal numero degli assistiti per medico al numero di medici di medicina generale che hanno scelto di svolgere il servizio sul territorio in forma associata. Quando avrò in mano i dati, mi auguro a breve, li comunicherò al consiglio comunale». (pa.pi.)

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