il caso

Grandi carnivori, il consiglio provinciale altoatesino dice sì all’abbattimento «in tempi rapidi e senza ostacoli burocratici»

Approvata a larga maggioranza la mozione presentata da Josef Unterholzner di Enzian (foto Ansa)



BOLZANO. Approvata a larga maggioranza dal consiglio provinciale la mozione dal titolo “Grandi carnivori: sì all’abbattimento, laddove necessario, in tempi rapidi e senza ostacoli burocratici”, nella versione emendata presentata da Josef Unterholzner (Enzian) e cofirmata da Andreas Leiter Reber, Ulli Mair (F), Franz Locher, Manfred Vallazza e Paula Bacher (SVP) - nella quale si sostiene che in molte zone della provincia si registrano sempre più casi di animali sbranati dai lupi, e che questo non solo minaccia la sussistenza dei contadini, preoccupati per il loro bestiame, ma alimenta la preoccupazione tra la popolazione, dato che da qualche tempo il lupo si avvicina sempre di più ai centri abitati.

Dalle previsioni degli uffici competenti emergeva che, se si mantiene l'attuale grado di protezione, in Alto Adige la popolazione dei lupi è destinata ad aumentare in modo esponenziale. Si può quindi parlare di un fenomeno preoccupante. Le misure di prevenzione e gli interventi strutturali di protezione delle greggi, messi in atto nel tentativo di allontanare il lupo, purtroppo si erano rivelati poco efficaci: si trattava di interventi molto costosi e impegnativi, che però non davano risultati soddisfacenti; ciò aveva conseguenze a lungo termine per un'agricoltura come quella altoatesina, basata su piccole aziende: un cambiamento duraturo delle consuetudini e delle aree di pascolo rappresenta uno scenario realistico; gli sforzi per preservare la pastorizia in generale e in particolare antiche razze come la “pecora dagli occhiali” della val di Funes, nonché la possibilità per gli agricoltori di montagna di esercitare un’attività secondaria, erano fortemente limitati o forse addirittura vanificati. Inoltre, nascevano difficoltà anche in ambito turistico.

Il consigliere ha chiesto quindi che il Consiglio sollecitasse Governo e Parlamento: 1. a creare le basi per consentire, laddove necessario, l’abbattimento in tempi rapidi e senza ostacoli burocratici dei grandi carnivori problematici, 2. ad adottare una strategia omogenea per la regolamentazione dei grandi carnivori in tutto l’arco alpino;3. a utilizzare tutte le possibili deroghe consentite dalla legislazione europea, al fine di adeguare il prelievo regolamentato di esemplari della specie selvatica “canis lupus”, soprattutto nelle aree montane, alle regole di quei Paesi membri dove già oggi sono in vigore delle deroghe al divieto generalizzato di abbattimento dei lupi;4. a elaborare in sede legislativa una disciplina univoca, direttamente applicabile a tutela dei cittadini e delle cittadine in caso di attacchi da parte di animali selvatici la cui pericolosità è dimostrata.

In Isvezia, ha segnalato Unterholzner, possono essere prelevati 75 lupi l’anno, in Estonia oltre 100, e anche questi Paesi dono della UE; quale animalista, Unterholzner ha detto di essere in pena sia pei oil lupo che per le greggi: è importante trovare una soluzione.













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