Severino Gualdi si è spento, due paesi sono in lutto

Condino - storo. Da qualche tempo Severino Gualdi aveva problemi ma nessuno si immaginava che se ne dovesse andare così in fretta. Si è spento ieri l'altro al Santa Chiara di Trento dopo uno dei...


Aldo Pasquazzo


Condino - storo. Da qualche tempo Severino Gualdi aveva problemi ma nessuno si immaginava che se ne dovesse andare così in fretta. Si è spento ieri l'altro al Santa Chiara di Trento dopo uno dei frequenti ricoveri al quale stavolta il suo fisico di campione delle due ruote non lo ha ripagato come tanti andavano auspicando. Aveva 73 anni e un passato nobile nello sport dilettantistico delle due ruote. Lascia due figli: Domenico ora assicuratore e un tempo professionista con società abruzzesi e poi trentine e la figlia Rosalba che lavora in Coop nonché il solo fratello Arrigo. Proveniva da una famiglia di sani principi domiciliata a Condino e imparentata al casato avvocati Unterichter di Trento e Maria Russo Iervolino un tempo ministro all'interno e poi sindaca di Napoli ai quali i Gualdi mai avevano chiesto aiuti e favori.

Giovanissimo approda in Gra (azienda metallurgica Giacinto Rivadossi) dove il compiano titolare commendator Giacinto e Leonardo Vittorio David con Beppino Pellizzari e Giuseppe Zini avevano fondato la omonima ciclistica. Ad affiancare Severino i colleghi Francesco Poletti, Walter Pellizzari, Gualtiero Valenti, Ugo Perini e il compianto Pietro Turchetti. Sono anni (1965) in cui il ciclismo dilettantistico condinese colleziona riconoscimenti, successi e riempie pagine di giornali.

«Severino - dice di lui l'amico Poletti - era umile e spesso lasciava agli altri la soddisfazione di tagliare il traguardo per primi». Poi si unisce con Maria. Da quell'unione nascono Domenico e Rosalba nel cui dna del figlio c'è l'impronta e l'orgoglio ciclistico del padre. Più tardi per un tempo assume anche la guida della ciclistica Storo ma il suo ruolo non era quello di apparire e comandare ma piuttosto di essere al servizio degli altri.

«Severino, per hobby, allevava e istruiva cani per caccia. La sua scomparsa lascia tanto dolore», aggiungono gli amici Gianni Schivalocchi e Marco Ballini. Le onoranze funebri si terranno alle 10.30 lunedì a Storo.













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