Sdegno per il furto del bambin Gesù 

Carisolo, i giovani della “Mini Pro Loco” scrivono al ladro: «Riportaci la statua». Don Girardini: «Segno bruttissimo»


di Walter Facchinelli


CARISOLO. Il furto di fine anno della statua di Gesù Bambino dal presepe allestito in piazza 2 maggio dai giovanissimi della “Mini Pro Loco” del paese, continua a suscitare commenti di sdegno e riprovazione. Questo bel presepe a grandezza naturale che campeggia a fianco della fontana, è stato realizzato da una ventina di ragazzini tra i 12 e i 17 anni della “Mini Pro Loco” di Carisolo. Loro, seguiti da due volontari della Pro Loco di Carisolo e alcuni adulti del paese, quest’anno hanno deciso di realizzare la Natività «per riscaldare i cuori di grandi e piccini». All’indomani della scoperta del furto, i venti ragazzini hanno scritto un messaggio che, riposto nella mangiatoia, apre alla speranza affinché l’ignoto ladro abbia un ripensamento al suo gesto insensato e sacrilego. Scrivono i ragazzi: «Che delusione!!! Qualcuno ci ha portato via il bambin Gesù. Avremmo molte cose da dire a chi l’ha fatto e chiunque può immaginare il nostro stato d’animo. Ma rivolgiamo solo un appello. “Riportateci Gesù bambino! Facci ancora sperare che è possibile vivere in un mondo di amore e rispetto».

Sconcertato e profondamente deluso è don Flavio Girardini, parroco del paese e Decano di Rendena, che a caldo commenta: «È un segno bruttissimo! Questo gesto si commenta da sé, fa male!» Aggiunge: «il minimo che si possa pensare è che l’abbiano portato via per convenienza, la cosa più brutta è che sia stato rubato via per fare un dispetto. In entrambi i casi è una cosa vergognosa, non ci si può fidare più».

La pastorella, accanto alla Sacra Famiglia porta la poesia scritta dai venti ragazzini prima di Natale per spiegare il “loro Presepe”. «Siamo la Mini Pro Loco, quello che facciamo, di solito è un gioco. Questa volta ci siamo impegnati per far sorridere anche i meno fortunati. Quest’anno la realizzazione del presepe, è stata più difficile del teorema di Talete. E con acrilici e pennello il risultato sembra bello. Con Giuseppe, Maria e Gesù, riflettere un po' di più, sul comando dell’amor in attesa del Signor. Augurando a tutti un buon Natale vi chiediamo un gesto solidale, perché la vera gioia sta nel donare».

Gesto e parole ignorate e spregevolmente calpestate dall’autore dell’indicibile furto. A dar voce all’indignazione generale è il sindaco Arturo Povinelli, che bolla come «gesto deplorevole» quanto accaduto e «auspica il ritorno del Bambinello». Povinelli aggiunge «una cosa simile era accaduta qualche anno fa al Presepe allestito dalla Pro Loco in Casa Meneghina, poi forse ripensando all’ignobile gesto, Gesù fu restituito».

Per la “Mini Pro Loco” parla Dennis Salvadei, volontario nel direttivo della Pro Loco di Carisolo e tra gli animatori del gruppo. Lui sottolinea la delusione dei ragazzi: «Hanno voluto fare il loro presepio con spirito semplice, per portare un momento di rispetto verso la Natività, così chiacchierata in altri luoghi. Rispetto che qualcuno non ha avuto, né verso il presepio, né verso chi l’ha realizzato». In Comune si stanno setacciando le immagini delle telecamere per risalire all’autore del furto.













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