Opere pubbliche a Strembo: la soddisfazione dell’assessore Gritti 

La ruspa inizia a cambiare il volto di via Acquedotto

Strembo. Sono iniziati ieri mattina i lavori di demolizione parziale dell’edificio all’ingresso di via Acquedotto, a Strembo, area residenziale che ha visto un grande sviluppo edilizio all’inizio...



Strembo. Sono iniziati ieri mattina i lavori di demolizione parziale dell’edificio all’ingresso di via Acquedotto, a Strembo, area residenziale che ha visto un grande sviluppo edilizio all’inizio degli anni 2000 con tante abitazioni di famiglie residenti e alcune attività artigianali. I lavori sono iniziati al termine dell’iter da parte dell’amministrazione comunale attraverso l’acquisto di una parte dell’edificio, delle deroghe necessarie per la demolizione parziale e del progetto di recupero della porzione di edificio rimasta.

Per l’assessore ai lavori pubblici Dino Manuel Gritti «è un giorno di grande soddisfazione - racconta al Trentino - perché dopo più di 3 anni di trattative e di progetti si vede realizzare un opera che la popolazione di Strembo aspettava da più di 30 anni. I lavori prevedono, oltre l’allargamento, anche la realizzazione di 2 sale comunali da destinare alle associazioni del paese e all’ultimo piano potrebbe trovare posto una sala della cultura a disposizione dei cittadini di Strembo che si affaccia sul centro storico e sulla piazza “Tampleli” che alla fine dei lavori verrà anch’essa riqualifica completando il recupero del centro storico».

L’assessore Gritti ipotizza che «la futura sala della cultura potrebbe essere intitolata a Guido Gambin, illustre cittadino di Strembo che ci ha lasciato qualche anno fa, che con la sua storia di grande uomo di cultura ha portato lustro - spiega ancora Gritti - e ha contribuito a numerose iniziative storiche culturali tra le quali alcuni volumi sulle origini e la storia del paese, ha inoltre partecipato alla fondazione e diretto per molti anni il periodico “Strembo oggi ieri e domani”. Questa proposta sarà formalizzata prossimamente e verrà portata e discussa in consiglio comunale». S.M.













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