L’acquedotto colabrodo  perde da tutte le parti 

Il problema. Intervento urgente nella frazione di Darzo per riparare le tubazioni malconce Il sindaco Turinelli: «La nostra rete è in gravi difficoltà, un problema simile c’è anche a Storo»


Stefano Marini


Storo. Lavori di somma urgenza iniziati l’altro ieri sulla Statale 237 del Caffaro, proprio nel mezzo dell’abitato della frazione storese di Darzo, a due passi dalla sede della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella. Disagi alla circolazione a parte, il problema è sempre lo stesso, l’ennesimo, grave guasto all’acquedotto del paese, nonostante quest’ultimo fosse stato oggetto di importanti lavori conclusi meno di un decennio fa.

Il sindaco spiega

«L'intervento dovrebbe concludersi entro la fine di questa settimana o all’inizio della prossima – spiega in sindaco di Storo Luca Turinelli – la ditta sta lavorando ma hanno trovato una situazione più complicata del previsto da gestire con una rottura che ha richiesto la sostituzione di oltre 30 metri di tubazioni. I costi sono ovviamente ancora da determinare, ma a occhio e croce non si tratterà di pochi spiccioli».

Problema che si ripete

Non si tratta della prima rottura del genere a Darzo e nemmeno nel resto del Comune di Storo. «Purtroppo la rete dei nostri acquedotti affronta gravi difficoltà – continua Turinelli - ad esempio di recente si è evidenziato un problema simile in via 7 Pievi, a Storo. Verificata la situazione si è ritenuto che non fosse possibile limitarsi a rattoppare la perdita e abbiamo provveduto a sostituire l’intero ramale d’acquedotto».

A Darzo la situazione appare però particolarmente critica. «È vero – risponde il primo cittadino – a Darzo negli ultimi anni ci sono state tanti guasti alle condotte dell’acqua ed è verissimo che pochi anni fa si realizzarono estesi lavori sull’acquedotto della frazione. Purtroppo però non si trattò di un intervento strutturale sull’intera rete del paese ma solo su alcune sue parti. Ad esempio la tubatura che si è rotta in mezzo alla statale era uno dei tratti vecchi che non erano stati sostituiti. Per sistemare bene le cose servirebbe prendere in mano tutto e rifare completamente gli acquedotti. Naturalmente il problema sono le risorse necessarie, che ammonterebbero a milioni di euro, soldi che non ci sono. Se si pensa che solo l’intervento di via 7 Pievi costerà svariate decine di migliaia di euro, si capiscono le difficoltà che il Comune di Storo deve affrontare, anche perché negli ultimi anni gli interventi di manutenzione sugli acquedotti hanno raggiunto costi davvero elevati per le nostre casse».

Soluzioni di compromesso

Una situazione che fa davvero acqua da tutte le parti. Ci sono soluzioni possibili? Secondo il sindaco Turinelli «servirebbe poter ragionare su interventi organici da sviluppare nel tempo, investendo qualche centinaio di migliaia di euro ogni anno. Sarebbe una soluzione di compromesso ma sempre meglio di dover procedere a colpi di rattoppo. Personalmente ritengo che la Provincia dovrebbe sostenere i Comuni nella sistemazione degli acquedotti pubblici. Si tratta di una questione assimilabile al tema delle grandi opere, visto che coinvolge numerose municipalità trentine, mentre la gestione dell’acqua e il suo utilizzo razionale sono di primaria importanza per la vita delle persone».















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