Condino, pranzo di “fine feste” con  baccalà e lumache

Condino. Saranno in molti coloro che alle 12.30 di oggi si ritroveranno all’albergo Condino per prendere parte al tradizionale pranzo di “fine feste”, con un menù a base di baccalà, cipolle e lumache....



Condino. Saranno in molti coloro che alle 12.30 di oggi si ritroveranno all’albergo Condino per prendere parte al tradizionale pranzo di “fine feste”, con un menù a base di baccalà, cipolle e lumache. La tavolata era stata in un primo momento prevista per il giorno dell’Epifania, ma all'ultimo c'è stato un cambio di data. «Alla rimpatriata – avverte lo stesso chef Vittorio Scalmazzi di Bondone – c’è gente di Storo e circondario, Bondone, alta valle compresa sino a Sella Giudicarie che si è prenotata per un posto a tavola. Il menù - sempre parole di Scalmazzi - è davvero insolito: polenta, baccalà alla vicentina e marinara, lumache trentine e non provenienti dalla Turchia che non sono da mettere a confronto con le nostrane».

Da queste parti, comunque, negli anni 40 – 50 il baccalà lo si faceva al convento dei frati Cappuccini, quando i confratelli Ostacchio, Gioacchino, Carlo, Piero Dario e Matteo erano soliti prepararlo, non solo per gli stessi religiosi ma anche per gli autisti e i controllori delle società di trasporto Atesina e Sia. «Era un modo doveroso, gratitudine e tanta riconoscenza per compensare ambedue le società dal fatto che i religiosi erano soliti viaggiare su ambedue le tratte (trentina e bresciana) in maniera gratuita», ricorda un anziano bigliettaio dell'epoca. A.P.















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