Bondone attende la farmacia ma la graduatoria ancora tarda 

Servizi. Dalla Provincia manca il via libera alla lista delle assegnazioni. Il commissario Bertini: «Quando arriverà potremo far partire le procedure di assegnazione in comodato d’uso del bene»


Stefano Marini


Bondone. Da ormai più di un anno gli abitanti del Comune di Bondone devono far fronte alla chiusura dell’unica farmacia a loro immediata disposizione. Una situazione di disagio che sarebbe grave in condizioni normali, ovviamente acuitasi con l’esplodere della pandemia da Covid-19. Mentre si cerca di dare soccorso alla popolazione anziana tramite l’impegno dei volontari, nel piccolo Comune rivierasco (è l’unico del Trentino ad affacciarsi sul lago d’Idro), si attende con ansia che la Provincia dia il via libera alla graduatoria per l’assegnazione del servizio farmaceutico che permetterebbe di dare soluzione al problema.

Mai come nell’ultimo anno è apparsa chiara a tutti la fondamentale importanza di avere a disposizione servizi sanitari e farmaceutici rapidi ed efficienti. A Bondone, Comune dell’estrema periferia trentina che a fine 2020 risultava popolato da 645 anime suddivise fra il borgo omonimo e la frazione di Baitoni, la popolazione ha però dovuto far fronte alla lotta contro il virus con un handicap in più: la farmacia locale ha chiuso i battenti nel settembre 2019. Da allora gli abitanti hanno dovuto arrangiarsi come hanno potuto, recandosi a recuperare i medicinali nel vicino comune di Storo o, fuori provincia, in quello di Bagolino. Per fortuna col primo e poi col secondo lockdown sono stati attivati servizi di assistenza gestiti da volontari che si occupano di portare i farmaci a casa delle persone più anziane e bisognose. Di fondo però resta da risolvere il problema della farmacia che sarebbe utilissimo avere a disposizione. Lo sblocco della questione però dipende dalla Provincia di Trento. Come spiega il commissario Carlo Bertini, infatti, «il Comune è in attesa che da Trento venga dato il via libera alla graduatoria sulle assegnazioni delle farmacie provinciali. Quando avverrà e ci sarà fornito il nominativo della persona disponibile a prendersi in carico la farmacia comunale provvederemo ad espletare le procedure di assegnazione in comodato d’uso del bene. Come ovvio, senza assegnatario del servizio è impossibile procedere».

Per il momento quindi non ci sono certezze. A quanto pare la procedura di stesura della graduatoria per l’assegnazione delle farmacie provinciali si è arenata a causa dei soliti ricorsi. Una volta sbloccata, i primi classificati potranno scegliere quele esercizio prendere in gestione. Bondone probabilmente non sarà in cima alla lista dei desideri, ma la speranza è che qualcuno si faccia comunque avanti in modo da garantire anche alla popolazione di questa estrema propaggine del Trentino questo servizio così fondamentale.

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