In aula

Fugatti: «Salari, patto con imprese e sindacati per alzare le retribuzioni»

Il presidente ha illustrato in consiglio il programma di legislatura: «Recuperare il divario rispetto agli altri territori». Tra i temi principali: casa, natalità e chiusura del ciclo dei rifiuti



TRENTO. "Un patto tra le categorie economiche, il sindacato e la Provincia, volto a recuperare nel tempo i differenziali retributivi presenti diffusamente in Trentino rispetto al resto d'Italia. È un tema "di territorio", non riguarda solo la parte pubblica, non riguarda solo la componente privata, riguarda tutti e va giocato in termini di competitività territoriale, cui nessuno vuole -e deve- sottrarsi". Così il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, durante la lettura del programma di legislatura oggi (21 dicembre) in Consiglio provinciale: “E’ noto che comparando i dati più aggiornati dell'Inps sul differenziale retributivo tra Trentino, Alto Adige, Lombardia, Veneto, Nord Est e Italia emerge in tutta evidenza il livello mediamente inferiore delle retribuzioni trentine in diversi comparti e in particolare per i lavori a maggiore qualificazione (lavori direttivi)”.

Fugatti ha parlato anche di tutela dell'autonomia finanziaria, su cui, ha detto, "non va abbassata la guardia. Anzi, la specialità va costantemente presidiata e fatta evolvere rispetto a quanto avverrà nei contesti nazionale e internazionale". Sulla sanità, ha proseguito Fugatti, "il nostro impegno va a 360 gradi per realizzare un comparto sanitario sempre più al passo con le aspettative dei trentini e con le potenzialità dell'Autonomia. Ecco perché accanto ad infrastrutture all'avanguardia vogliamo assicurare la meritata attenzione, anche economica, alle persone che operano in questo delicato settore". Il governatore ha assicurato che la giunta intende "continuare a finanziare la ricerca, anche e soprattutto quella di base, le infrastrutture, facilitare la presenza dei nostri enti nelle reti nazionali ed estere per mantenere e sviluppare il prestigio internazionale che compete ai leader". L'Università sarà "partner dello sviluppo, al fianco del sistema economico e della pubblica amministrazione trentina, allo stesso tempo chiediamo al mondo dell'Istruzione e a quello della cultura di continuare a essere strumento insostituibile nella formazione e nell'arricchimento delle nuove generazioni". 

Casa e natalità gli altri temi "cruciali" elencati dal presidente della Provincia: "la possibilità di avere un'abitazione, che è presupposto per costruire un nucleo familiare, dando futuro a chi vuole costruirlo insieme ai propri affetti e in modo particolare ai giovani". Il secondo tema, ha proseguito, "è quello della denatalità. Nella legislatura appena finita sono stati introdotti incentivi monetari nuovi per un progetto di vita che preveda la nascita di figli (l'assegno di natalità e la "dote finanziaria"), ma anche per premiare chi i figli li ha già e ne vuole ancora (il bonus per il terzo figlio). Ma è a livello di servizi che deve essere fatto un passo in più, in modo da conciliare realmente il rapporto vita-lavoro, in una società in cui ormai (per fortuna) sempre più donne si affacciano al mondo del lavoro. È infatti dimostrato che nei paesi dove le donne lavorano di più o sono maggiormente occupate, maggiore è il tasso di natalità".

Infine la chiusura del ciclo dei rifiuti: “Non abbiamo più tempo: il momento della responsabilità è adesso. Dobbiamo chiudere il ciclo dei rifiuti con una scelta decisa per lo smaltimento della frazione indifferenziata. È necessario attivarsi subito per raggiungere l'autosufficienza impiantistica e la certezza sia della gestione del rifiuto residuo che del recupero energetico a livello locale. Ci impegniamo a farlo individuando la soluzione migliore a tutela della salute e, allo stesso tempo, più sicura e sostenibile per l'ambiente. L'individuazione della località passerà attraverso il dialogo con i territori interessati: i luoghi più adatti appaiono essere quelli lungo l'asta dell'Adige, mentre saranno previste adeguate misure di compensazione in servizi utili alle comunità”.













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