Paolo, allevatore a 19 anni nell’azienda di famiglia

Dellagiacoma: «Qui a Predazzo con mio padre facciamo latte e insaccati di qualità Collegati all’agritur di mia sorella, siamo anche una fattoria didattica»


di Carlo Bridi


PREDAZZO. Dopo i giovani impegnati in frutticoltori e viticoltura, questa settimana è la volta di uno zootecnico, un giovane fresco di diploma dell’Istituto Agrario di San Michele dove ha frequentato il corso di specializzazione per il settore zootecnico. Parliamo di Paolo Dellagiacoma, non ancora vent’anni ma che fin da bambino ha coltivato l’amore, una grande passione per la zootecnia. «Una grande passione per gli animali, è quella che mi ha fatto optare anche all’Istituto Agrario di San Michele per il corso zootecnico, ma nel frattempo ho sempre aiutato papà Fabio in stalla fin da bambino» afferma Paolo. Ora, con il completamento del corso di studi e il conseguimento del diploma di perito agrario ha deciso senza tentennamenti di proseguire nell’attività zootecnica di famiglia dedicandosi particolarmente all’alimentazione delle mucche aspetto questo molto importante per una buona produzione di latte di qualità. «Certo, papà Fabio è ancora molto attivo, ha appena 54 anni e la sala mungitura è nelle sue mani, come pure il controllo qualità del latte. Ma, la nostra è una famiglia molto unita, avendo dovuto superare anche la terribile prova della morte della mamma quando io avevo appena nove anni, Credo che il valore più importante della nostra famiglia sia proprio il grande rispetto vicendevole e l’aiuto reciproco che ha creato l’armonia che regna sempre fra di noi. Mia sorella Katia, più grande di un paio d’anni, gestisce l’agriturismo, molto impegnativo perché c’è un bel ristorante. Io e il papà gestiamo l’azienda zootecnica, che comprende una settantina di capi, con l’aiuto anche di mio fratello, che ora ha 16 anni e frequenta anche lui l’Agrario, e certe volte anche Katia ci da una mano. L’agritur è stato inaugurato appena tre anni fa ed era il sogno di mamma. E’ dotato di un’ampia sala di ristorazione con 70 posti, aperto tutto l’anno, e un B&B. Si trova in una stupenda posizione panoramica e soleggiata in località Loze ai piedi della catena del Lagorai. Offre un’apprezzata cucina tipica.

Progetti per il futuro ?

Proseguire nell’attività zootecnica e nell’agriturismo con l’armonia attuale e sviluppare l’azienda che peraltro è molto moderna anche nelle strutture: la stalla è nuova dal 2001, l’agritur ha tre anni. In azienda abbiamo anche un gregge di 400 pecore che gestiamo in società con un ragazzo, impegnato nella transumanza. Questo ci fornisce gli agnelli per l’agriturismo.

Pensate anche a realizzare un caseificio per la lavorazione in proprio del vostro latte?

Assolutamente no, siamo molto soddisfatti del caseificio sociale che paga il latte in rapporto alla qualità e la nostra è decisamente buona. Proseguiremo invece nell’allevamento di maiali dai quali otteniamo salsicce, luganeghe, salumi e braciole, prodotti che servono per il nostro agritur.

Siete soddisfatti di come vanno le cose con l’agriturismo?

Molto soddisfatti, anche perché facciamo anche l’attività di fattoria didattica, molte scolaresche vengono nella nostra azienda ed è bello vedere i bambini impegnati nelle prove di mungitura oltre che di alimentazione del bestiame. Ma in azienda abbiamo tutti gli animali: cavalli, ma anche conigli, pollame, pecore e persino un lama. Inoltre siamo in un posto strategico sia per le piste da fondo che da discesa il che ci fa vedere con molto ottimismo il futuro del locale agrituristico. Certo, la mia è una vita molto impegnativa per 365 giorni l’anno, si può fare solo se si ha una grande passione.













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