Pace fatta fra il vicesindaco e la consigliera 

Cavalese, scuse in aula fra Seber e Dalpalù. Mancata solidarietà a Rizzoli, «esterrefatto» Corso



CAVALESE. Qualche scossone nell’ultimo consiglio comunale prima della pausa estiva l’altra sera a Cavalese. Anche se alla fine dell’assemblea, fatto inatteso e molto apprezzato, c’è stato un tentativo di riappacificazione con tanto di scuse da parte del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Silvano Seber nei confronti della consigliera dell’opposizione Bruna Dalpalù. L’antefatto. La consigliera Dalpalù, infatti, era stata accusata dal vicesindaco Seber insieme alla capofrazione di Masi Giuseppina Vanzo di aver scritto falsità nell’interrogazione presentata all’indomani del presunto attacco dei lupi (poi invece, come è noto, era stato accertato dal Dna che si trattava di un cane) alla malga delle capre di Cavalese il 28 - 29 maggio scorso. Il vicesindaco Seber ha ammesso le proprie colpe e si è scusato con la consigliera Dalpalù sia per l’episodio del lupo sia per quello del ponte delle ferrovia, che in effetti non risultava essere stato collaudato come sosteneva la consigliera Dalpalù. La capofrazione di Masi Giuseppina Vanzo invece le scuse non le ha volute fare.

Il consiglio comunale era iniziato per altro con l’espressione di vicinanza e di solidarietà ad una famiglia di Cavalese, la cui bambina (Elena) era stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Borgo Trento di Verona. Ma sempre in tema di solidarietà il gruppo di opposizione si attendeva un gesto di solidarietà da parte della maggioranza al consigliere Mario Rizzoli, che era stato oggetto di un vile attentato nella sua struttura alberghiera di Masi, poco più di un mese fa. La maggioranza ha preferito non fare nulla. Il sindaco Silvano Welponer ha sostenuto che la solidarietà potrà essere fatta individualmente ma non in maniera istituzionale e il fatto non ha mancato di suscitare il disappunto del consigliere Franco Corso.

«Sono rimasto esterrefatto – ha dichiarato il consigliere Corso - dal fatto che la presidente del Consiglio non permetta le repliche a chi è stato definito falso e permettersi di scusarsi a chi aveva preso un granchio. La mia proposta di solidarietà a Rizzoli - ha aggiunto – non l’ho fatto per fini politici ma solo umani. L’atteggiamento del sindaco e dei consiglieri di maggioranza mi lascia incredulo. Ho l’impressione – ha concluso Corso - che qui si voglia nascondere e coprire qualche ruggine causata dall’abbandono della maggioranza da parte di Rizzoli».

L’assemblea ha autorizzato in fine all’unanimità la deroga allo strumento urbanistico per la demolizione e la ricostruzione del Baito dei Manzi di proprietà della Magnifica. (l.ch.)

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