il ricordo

“Il Trentino non dimentica il Cermis”: la messa 24 anni dopo la tragedia

Il sindaco di Cavalese: “Purtroppo, lo abbiamo visto anche quest'estate al Mottarone, gli errori continuano a ripetersi”



TRENTO. Ventiquattro anni fa, il 3 febbraio 1998, un aereo militare statunitense tranciò i cavi della funivia del Cermis provocando la morte di 20 persone, 19 turisti e il manovratore della cabina.

La ferita continua a rimanere aperta e il Trentino continua a commemorare le vittime di quella terribile giornata, come pure le altre 40 del primo disastro del Cermis, avvenuto nel marzo del 1976.

A Cavalese, presso la parrocchia dell'Addolorata, si è tenuta la consueta messa in suffragio alle vittime, officiata dal parroco, don Albino Dell'Eva, a cui hanno partecipato numerose autorità assieme anche alle associazioni della valle di Fiemme ed ai cittadini che hanno voluto esprimere ancora una volta la loro vicinanza ai parenti delle vittime.

24 anni fa la tragedia del Cermis

Sono passati 24 anni dalla tragedia del Cermis. Erano le 15.13 del 3 febbraio 1998 quando un aereo Prowler, con a bordo quattro piloti dei marines americani in vena di prodezze, tranciò il cavo d'acciao della funivia del Cermis provocando venti morti. I quattro finirono davanti alla corte marziale americana: vennero tutti prosciolti dall'accusa di omicidio colposo

A rappresentare la Provincia autonoma di Trento è stato il vicepresidente Mario Tonina.

"Il Trentino oggi si stringe attorno alla comunità di Cavalese per ricordare e fare memoria delle due tragedie avvenute anni fa - ha detto - e per ribadire la sua volontà di non dimenticare. Questo è anche un momento per rilanciare il nostro impegno a far sì che eventi del genere non accadano mai più.

La sicurezza e la vita dei cittadini sono le cose più importanti alle quali ognuno di noi deve lavorare con impegno e responsabilità".

"Purtroppo, lo abbiamo visto anche quest'estate al Mottarone, gli errori continuano a ripetersi. Noi abbiamo voluto essere vicini a quella comunità e abbiamo partecipato alle loro commemorazioni. L'auspicio è che l'uomo rifletta sul valore della vita e che cose come queste non avvengano più. L'importante quindi è non dimenticare ma anche mettere in campo azioni concrete, sul piano legislativo, per tutelare la vita di tutti noi rispetto a questi eventi", ha detto il sindaco Sergio Finato













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