Il sogno olimpico di Zanon allenato sulle piste fassane 

Lo sciatore italiano, cresciuto a Rabbi, con passaporto thailandese, si è preparato con Stefano Zampa per i Giochi: «Condizioni ottimali per migliorare la forma»


di elisa salvi


VAL DI FASSA. Dalla falegnameria in Val di Rabbi, dove lavorava con suo padre, alle Olimpiadi di PyeongChang in Corea del Sud, passando per la Val di Fassa, per Nicola Zanon il percorso - tutto sommato - è stato breve. Ventun’anni, volto dai tratti asiatici che ha ereditato dalla mamma trasferita per amore dalla Thailandia alle vette trentine, Nicola è cresciuto nella nostra provincia ma ha il passaporto del Paese asiatico, che rappresenterà ai Giochi Olimpici in slalom gigante e speciale. Un’avventura che Nicola sta per affrontare anche grazie al supporto della Val di Fassa, dove gli sono stati messi a disposizione skipass e i tracciati d’allenamento dei fuoriclasse Azzurri dello sci alpino, dove si ritrovano spesso pure altri protagonisti della Coppa del Mondo. Piste preparate con cura, dalle società d’impianti e dai gruppi sportivi locali. «È motivo d’orgoglio - afferma Daniele Dezulian, presidente del Consorzio impianti a fune Val di Fassa e Carezza, che ha donato al giovane italo-thailandese uno skipass stagionale e l’accesso ai tracciati d’allenamento - per la Val di Fassa, da sempre culla di campioni, fornire sostegno a Nicola a cui auguriamo di ottenere risultati importanti alle Olimpiadi». La valle ladina ai Giochi, oltre che per i suoi atleti Gross, Costazza e Felicetti, tiferà quindi anche per Zanon che ha una storia singolare: ha ripreso a sciare solo dodici mesi fa ed ha centrato la qualificazione olimpica.

«Mi è stata regalata - dice Nicola - una grande chance, in Fassa ci sono le condizioni ottimali per ultimare il mio allenamento, iniziato dopo che la “Ski and Snowboard Association of Thailand” ha scelto di sostenere il mio impegno agonistico». Così Nicola ha trovato nel suo allenatore, Stefano Zampa, l’aiuto fondamentale per aspirare alle competizioni internazionali e ha cambiato vita: «Scio da quando ho otto anni, ma a sedici ho smesso, anche per via degli impegni lavorativi. Un anno fa circa è arrivata la svolta con la chiamata dell’SSAT e da allora è iniziata la mia esistenza da atleta con tanto allenamento, rispetto di orari e alimentazione sana, che per me che mangio tanto sia italiano sia thailandese è un bel sacrificio, e molte trasferte». Nicola infatti, grazie allo sci sta girando il mondo, a iniziare dai due mesi trascorsi d’estate tra Cile e Argentina per competizioni e gare che poi sono proseguite in Europa. Un ragazzo dalla ferrea determinazione che pare abbia ereditato dalla cultura asiatica della mamma, che gli ha insegnato anche la lingua Thai. «Sono legato alla Thailandia tanto che prima di ricominciare a sciare a livello professionale tra i miei progetti c’era quello di aprire lì una pizzeria». Ma ora è con le Olimpiadi alle porte e in futuro, si augura, pure la Coppa Europa è tutto cambiato. «Nicola - dice Vampa - si è impegnato molto, ripartendo quasi da zero nello sci. Siamo consapevoli dei suoi valori, perciò i Giochi saranno un’esperienza per confrontarsi con i migliori da cui c’è sempre da imparare». E Nicola è cosciente di quanto sta per affrontare: «Le Olimpiadi per gli atleti sono un punto di arrivo, per me invece un formidabile inizio. In più c’è l’orgoglio di rappresentare la Thailandia in Corea del Sud, dove porterò anche un pezzo di Val di Fassa».

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