Dall’assistenza all’inserimento lavorativo le molte attività della cooperativa Le Rais

Val di fiemme. Nata in Val di Fiemme nel gennaio del 2018, la cooperativa sociale Le Rais sta dimostrando grande vitalità e capacità d’innovazione. Formata da 11 soci (5 psicologi, 5 educatori e un’am...



Val di fiemme. Nata in Val di Fiemme nel gennaio del 2018, la cooperativa sociale Le Rais sta dimostrando grande vitalità e capacità d’innovazione. Formata da 11 soci (5 psicologi, 5 educatori e un’amministrativa) con età media di 37 anni, è una delle poche cooperative sociali “miste”, che affiancano cioè le attività assistenziali ed educative all’inserimento lavorativo delle persone in difficoltà, creando una filiera sociale che segue le persone in difficoltà dal recupero, all’inclusione attraverso l’avvicinamento al lavoro e poi al lavoro stesso. E per farlo, ha deciso di cimentarsi nel settore del turismo sociale, visto che opera nelle bellissime valli di Fiemme e Fassa. La cooperativa svolge interventi educativi domiciliari, in convenzione con la Provincia, ed ha un centro di servizi psicologici e di promozione del benessere a Predazzo. Da poco è diventata ente accreditato per fare consulenze di psicoterapia e psicologia per l’Azienda sanitaria.

Le Rais si autofinanzia attraverso le proprie attività: gestisce due convitti, uno a Cavalese (25 posti, presso l’albergo Stella) a servizio degli studenti dell’Enaip, e l’altro a San Giovanni (15 posti) per quelli del Liceo Ladino di Fassa, in particolare per lo Ski College. Quando le strutture sono libere (per esempio l’estate), diventano case per ferie per gruppi di amici, associazioni, gruppi parrocchiali e colonie estive. In questo contesto la filiera diventa virtuosa: nei laboratori si acquisiscono le competenze lavorative di base che poi vengono valorizzate attraverso assunzioni nelle strutture ricettive.

«Abbiamo creato un percorso che offre continuità – conclude sottolinea il presidente Comini – e così siamo riusciti ad assumere negli alberghi molti ragazzi con autismo, ritardi cognitivi o difficoltà relazionali. Fanno i camerieri e le pulizie. E ora con il ristorante potremo offrire opportunità occupazionali anche in cucina». L.CH.













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