«Avere troppi soldi in cassa è incapacità gestionale» 

Il consiglio comunale di Moena. Dopo le dichiarazioni di Giancarlo Ramus sull’avanzo  di amministrazione 2018, la minoranza ha abbandonato l’aula. Ma il sindaco non si scompone


Gilberto Bonani


Moena. Consiglio comunale di sola maggioranza quello andato di lunedì. I consiglieri Cristina Donei e Giancarlo Ramus, dopo una rapida dichiarazione, hanno lasciato l’aula. La seduta pubblica è comunque proseguita senza intoppi e i dieci punti all’ordine del giorno sono stati deliberati in tempi celeri.

Il documento economico

«La vita politica di un paese passa anche attraverso la condivisione dei ruoli di maggioranza e minoranza. Quando non vi è più questo presupposto diventa difficile svolgere il proprio ruolo» ha esordito Giancarlo Ramus. La minoranza ha lamentato il poco coinvolgimento e la convocazione in periodo ferragostano, non proprio in sintonia con una località che vede impegnati i suoi abitanti nell’accoglienza turistica. Poi l’affondo sul documento contabile della gestione economica 2018. «Il rendiconto - hanno sottolineato i consiglieri di minoranza – fotografa sostanzialmente la situazione dell’anno passato con un notevole avanzo di amministrazione. L’avanzo di due milioni 135mila euro e di questi un milione 413mila quale fondo cassa al 31 dicembre 2018 indica una incapacità gestionale. Ciò che maggiormente preoccupa è che l’andamento economico non si discosta dagli anni passati a fronte di un paese come il nostro, che si aspetta investimenti importanti».

Normale dialettica

Pacata la risposta del sindaco Edoardo Felicetti che non ha alimentato alcuna polemica. «Nel corso della legislatura – ha detto – abbiamo condiviso alcuni punti mentre in altri non abbiamo trovato accordi ma questo, mi pare, faccia parte, della normale dialettica politica. Il confronto è stato sempre rispettoso e in alcune occasioni, come nell’elaborazione del nuovo Prg l’apporto della minoranza è stato costruttivo. Certo, potevamo fare di più in condizioni normali, ma accanto alla carenza di personale abbiamo dovuto affrontare, nel 2018, due eventi straordinari per la comunità».

Opere differite

Poi la seduta è andata avanti senza contraddittorio. È stato approvato il rendiconto 2018 e il sindaco Felicetti ha motivato l’abbondanza delle risorse rimaste in cassa con il differimento di opere nel 2019. Tra queste le migliorie al palazzo comunale (410mila euro), la strada delle “Cene” (114mila euro).

I lavori fatti

Le principali azioni intraprese hanno riguardato lavori per somma urgenza per l’alluvione del 3 luglio (un milione 465mila euro) e per la tempesta Vaia (229mila euro), cubetattura e asfaltatura di strade, manutenzione acquedotto e gara di appalto per quello della frazione di Penia oltre all’acquisizione di terreni in zona campo sportivo e di veicoli in uso al personale comunale. Tra i progetti non realizzati ma che l’amministrazione persegue ci sono il marciapiede di Pezzè, quella del rione Rossa e la progettazione di sottoservizi. La seconda parte della seduta è stata impegnata nell’approvazione di deroghe edilizie che hanno riguardato la demolizione e ricostruzione di un fienile nella frazione di Forno, di un immobile in centro paese, oltre a interessare due alberghi: il Monti Pallidi e il Dolce Casa.















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