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Covid, la Diocesi di Trento sceglie la prudenza e conferma la mascherina a messa

Le indicazioni ai parroci: per il momento le acquasantiere restano vuote, niente stretta di mano allo scambio della pace 



TRENTO. Pur in presenza di un generale allentamento a partire dal 1° maggio delle misure anti-Covid, in Diocesi di Trento si continua ad usare la mascherina a messa e nelle celebrazioni liturgiche così come nello svolgimento di attività pastorali al chiuso. Lo prevedono le indicazioni inviate dalla Curia diocesana a parroci e comunità e comunicate dal servizio comunicazione della Diocesi.

Si conferma che alle celebrazioni non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro, che resta comunque per i fedeli che vi partecipano rimanendo in piedi. Le parrocchie possono scegliere se mantenere il servizio di accoglienza da parte dei volontari: quest'ultimo è comunque consigliato quando si preveda una grande affluenza di fedeli (es. prime Comunioni, Cresime, ecc.). Le acquasantiere rimangono vuote e allo scambio di pace si continua ad evitare la stretta di mano; i coristi possono abbassare la mascherina durante il canto: in tal caso devono sempre rispettare il consueto distanziamento.

È raccomandato di favorire il costante ricambio dell'aria prima, durante e dopo le celebrazioni. Resta obbligatorio l'uso della mascherina Ffp2 per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali, e quindi anche in occasione dei concerti in chiesa. 













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