LE MISURE

Contributi a fondo perduto alle imprese trentine per 89 milioni di euro: ecco i criteri

Secondo la Provincia sono circa 27.000 gli operatori economici potenzialmente interessati



TRENTO. Via libera dalla Giunta provinciale ai criteri per la concessione dei contributi a fondo perduto agli operatori economici, imprese e professionisti, che sono stati pesantemente danneggiati dagli effetti della pandemia da Covid-19. La delibera approvata oggi, 19 maggio – su proposta dell’assessore allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli – fa seguito alla legge provinciale approvata lo scorso 13 maggio per favorire la ripresa economica ed occupazionale del Trentino, con uno stanziamento di risorse pari a circa 89 milioni di Euro per l’anno 2020 sulla base di una stima di circa 27.000 operatori economici potenzialmente interessati.

Il target sono le piccole imprese e i piccoli professionisti, spiega Spinelli.

La misura del contributo verrà determinata in relazione al numero di addetti presenti nell’impresa, ad esclusione delle imprese neo-costituite, per le quali il contributo è individuato in un valore fisso. Sono previste inoltre maggiorazioni per gli imprenditori che abbiano sostenuto dei canoni di locazione per gli immobili nei quali esercitano la loro attività o canoni di affitto d’azienda o del ramo d’azienda.

“Sostenere le imprese è strategico in questa fase – sottolinea l’assessore Spinelli – sia per rilanciare l’economia e il lavoro sia per rimettere in moto quel circuito virtuoso che, in base ai meccanismi di autofinanziamento della nostra Autonomia speciale, ci consente di finanziare la spesa con le imposte generate localmente. Questi contributi puntano ad integrare il reddito degli operatori economici che occupano non più di undici addetti, in modo da consentire loro di superare il periodo di crisi determinato dalla sospensione dell’attività economica. Sono quindi una boccata di ossigeno ma anche un carburante per consentire di rimettere in moto il motore della ripresa”.

La decisione di oggi si inserisce in un contesto più generale di misure provinciali urgenti per il sostegno  alla ripresa del Trentino (previste all’interno della legge 3 dello scorso 13 maggio, ribattezzata “Riparti Trentino”) e integra gli interventi anti Covid-19 previsti dalla della legge provinciale 2 del 23 marzo scorso. Il criterio guida è la perdita di almeno il 50% dei ricavi o dei compensi nel periodo del lockdown rispetto al 2019. Ulteriore criterio di ammissione è il possesso di un reddito inferiore a 40.000 e 70.000 euro in base alla tipologia di operatore.

In sintesi, per gli operatori economici la misura del contributo è pari a:

  • euro 3.000 fino a 3 addetti;
  • euro 4.000 fino a 6 addetti;
  • euro 5.000 fino a 11 addetti.

Gli operatori economici neo costituiti ricevono un importo fisso di 3.000 euro.

Per gli operatori economici che nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 hanno sostenuto canoni di locazione o di affitto d’azienda è prevista una maggiorazione al contributo pari al 40% dell’ammontare totale dei canoni sostenuti per i mesi in questione e comunque non superiore a 1.200 euro. Sono esclusi i canoni di leasing immobiliare, nonché i costi delle concessioni di beni immobili e aree pubbliche. La condizione di aver effettivamente corrisposto il canone deve essere certificata dal locatore.

Ciascun operatore economico può presentare una sola domanda di agevolazione a valere sui presenti criteri. La domanda deve essere presentata dall’operatore economico o da un suo delegato - entro il 31 luglio 2020 - mediante piattaforma informatica che sarà messa a disposizione dalla Provincia.













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