il caso

Chico Forti, parte la grande campagna sui social e con le affissioni per il trasferimento in Italia

Il ringraziamento del trentino detenuto negli Usa: “Altruismo è l’arma più affilata per battere l’indifferenza”

LA VIDEOSTORIA: Vent'anni da incubo



TRENTO. A partire dal 22 novembre prossimo, avrà inizio la campagna pubblicitaria “CHICO FORTI SONO IO” con l’intento di tenere alta l’attenzione sulla situazione del trentino detenuto negli Usa e in attesa di trasferimento in Italia.

Chi volesse partecipare a questa iniziativa, si legge sul sito apposito, può richiedere ogni tipo di stampa o supporto che sarà inviato gratuitamente. Questo il link per poter procedere. Si possono scaricare file grafici a sostegno della causa, da usare sui social o per le affissioni (riservati alle aziende) e si possono inviare le foto dei cartelloni che saranno appesi nelle città.

La storia di Chico Forti: 20 anni da incubo

Continua l’attesa, per Chico Forti: l’annunciato trasferimento in Italia non si è ancora concretizzato, ma la mobilitazione in suo favore non si ferma.

Pubblicata sul sito anche una lettera di Chico:

Sono stato informato del vostro appassionato coinvolgimento in questa iniziativa a supporto della mia crociata, siete il motore e l’anima di questo progetto.

So che mi rivolgo a persone d’onore, a professionisti capaci, che stanno prestando la propria esperienza senza nulla aspettarsi in cambio.

Anche se molti dettagli della vostra iniziativa mi sono sconosciuti, ho piena fiducia nella vostra capacità operativa. Volevo farvi sapere, in anteprima, come e quanto vi sia grato, per quello che tutti voi state facendo per la mia causa.

Con grande piacere non vedo l’ora di potervi conoscere personalmente in un futuro a breve.

Altruismo è una qualità in fase di estinzione. Altruismo è l’arma più affilata per battere l’indifferenza.

Con stima, Chico.













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