il compleanno

"CalcioInsieme” compie 10 anni: l’inclusione si fa in campo e guarda oltre il Covid

La squadra composta da persone con disabilità intellettive spera di tornare presto a giocare. Ma la giunta Fugatti ha tagliato i contributi per le trasferte fuori regione



TRENTO. Da dieci anni in Trentino c’è una realtà che l’inclusione la fa sul campo. Nel vero senso della parola. L’associazione “CalcioInsieme”, anche con il sostegno della casa editrice Erickson, permette a persone con disabilità intellettiva di praticare il gioco del calcio e partecipare a tornei in Veneto.

Tutto è nato nell’estate del 2011, quando l’Associazione Italiana Persone Down del Trentino riceve la proposta di allenare un gruppo di ragazzi con disabilità. Matteo, Chiara, Michele, Tiziano e Daniele accettano con entusiasmo e a loro si aggregano anche Marco, Teuta, Andrea e Giuseppe di Anffas. Inizia così un’attività importante, grazie alla collaborazione di allenatori come Gianni Brisolin (ex Mezzocorona Calcio), Walter Daldosso (ex Trento Calcio) e Ivano Osele (ex Trento e Benacense).

Già dal secondo anno il gruppo si allarga. Con l’aiuto di alcuni volontari, sotto la guida di Ivano Osele e recentemente anche di Antonio Schifano (allenatore dell’U.S. Lavis), l’attività prende sempre più forma e permette di unire all’aspetto ludico del calcio anche alcuni aspetti utili nella vita di tutti i giorni come l’osservanza delle regole e il rispetto dell’avversario.

Nasce così l’esigenza, da parte dei ragazzi, di trovare degli avversari con cui confrontarsi. In Trentino non ci sono realtà simili e così l’associazione guarda in Veneto dove, grazie all’organizzazione Special Olympics che propone attività sportive rivolte a persone con disabilità intellettiva, dal 2013 prende parte al Torneo Football Nord-Est.

Una volta al mese una squadra a rotazione ospita tutte le altre. Le partite, oltre all’aspetto ludico-sportivo, si rivelano un prezioso momento di incontro e scambio sociale. Di vera e propria inclusione.

La manifestazione è proseguita negli anni, fino al 2020 quando è stata sospesa a causa della pandemia. Ma c’è anche un altro problema: a seguito del cambio in Trentino della giunta provinciale, sono state modificate alcune norme di attuazione della legge sullo sport e – tra queste – vengono limitati i contributi alle sole trasferte all’interno del territorio provinciale. Questo rappresenta un grande problema per “CalcioInsieme”, in quanto per partecipare a tornei deve per forza uscire dal Trentino per mancanza di altre squadre con cui giocare.

“Sono stati 10 anni di grande entusiasmo”, commenta Franco Comai, presidente dell’associazione. “Questa attività permette ai ragazzi di stare insieme e di avere anche soddisfazioni dal punto di vista fisico e sportivo. Una rivincita nei confronti dei loro limiti perché come vedono giocare a calcio i loro coetanei o fratelli, possono farlo anche loro. E questa è la cosa più bella. Ora speriamo di riprendere a giocare finita la pandemia, ne abbiamo tutti una grande voglia”.

“Per una realtà come Erickson, che da più di 35 anni promuove una cultura dell’inclusione, è naturale e importante sostenere un’associazione di questo tipo, che fa inclusione nel verso senso del termine”, conclude Jacopo Tomasi di Erickson.













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