carabinieri

Avevano una pistola clandestina, arrestati padre e figlio della Vigolana

Fermati a bordo della loro auto vicino a Levico. In casa del 18enne trovati munizioni e segni distintivi delle forze dell'ordine



TRENTO. Fermati a bordo della loro auto, avevano con sè una pistola clandestina che hanno maldestramente cercato di nascondere. Nella tarda serata di ieri (19 novembre)  i Carabinieri di Rovereto, coadiuvati dai Militari delle Compagnie di Trento e Borgo Valsugana, hanno arrestato due italiani, M.M. e M.S., padre e figlio, rispettivamente di 53 e 18 anni, entrambi residenti nel comprensorio dell’Altopiano della Vigolana, responsabili a vario titolo di porto e detenzione di armi clandestine e munizionamento, ricettazione e possesso di segni distintivi di organo di polizia.

I due erano da tempo monitorati e sono stati intercettati e fermati a bordo della loro autovettura nei pressi di Levico Terme. Il padre, già gravato da precedenti specifici, durante l’ispezione al veicolo da parte dei carabinieri, approfittando della scarsa illuminazione, ha tentato maldestramente di passare al figlio la pistola che portava con sè, ma l’azione è stata subito interrotta dai carabinieri che hanno provveduto a recuperare l’arma, una beretta calibro 7.65, carica e funzionante, con matricola abrasa.

Durante la successiva perquisizione in casa, nell’abitazione del 18enne a Trento i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato una placca riconducibile alle forze dell’ordine e delle munizioni da caccia detenue illecitamente.

Padre e figlio sono stati condotti in carcere a Spini di Gardolo in attesa dell’udienza di convalida.













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