Ruspe in campagna: partiti i lavori per la Loppio-Busa 

In via Sant’Isidoro ieri la cerimonia di consegna del primo cantiere dell’opera attesa da anni. Poi toccherà al tunnel


di Gianluca Marcolini


ARCO. Finalmente le ruspe. Ci sono voluti anni (decenni) di dibattiti, polemiche e progetti ma alla fine le ruspe sono arrivate. Ieri pomeriggio, in via Sant’Isidoro, è ufficialmente partito il cantiere per il primo lotto della Loppio-Busa (checché se ne dica questo è il solo nome dell’opera che conoscono e riconoscono gli altogardesani), il collegamento viabilistico tanto atteso e tanto discusso (in realtà, le discussioni non sono ancora terminate) fra l’Alto Garda e la Vallagarina.

Nella campagne di Arco, lungo l’interpoderale che collega la provinciale di San Giorgio e la via Santa Caterina, si è svolta la cerimonia ufficiale di consegna del cantiere alla ditta Pretti&Scalfi che adesso avrà una quindicina di mesi di tempo per portare a termine il lavoro, ovvero realizzare una nuova strada che collegherà l’attuale rotatoria nei pressi del Vivaio Angelini (all’incrocio fra via Santa Caterina e via S.Andrea) e la rotatoria che sorgerà all’intersezione fra via Sant’Isidoro e via Aldo Moro, all’altezza dell’accesso allo stabilimento dell’Arcese Trasporti. Una strada a doppio senso di marcia larga 9,5 metri (affiancata da una pista ciclabile e con due sottopassi, uno sotto via Aldo Moro e l’altro verso via Narzelle) e che andrà ad innestarsi nella futura viabilità proveniente dal tunnel (che sarà realizzato fra passo San Giovanni, prima di Loppio, e la Maza) e dalla discesa dall’ex discarica (che nel frattempo dovrà essere bonificata) fino alla zona del Cretaccio con superamento del fiume Sarca. Il prossimo cantiere che verrà inaugurato sarà quello del tunnel, intervento appena appaltato dalla Provincia ad un consorzio di Benevento.

Alla cerimonia di ieri hanno preso parte i massimi rappresentanti del Comune di Arco e della Provincia, oltre ad altri amministratori della Busa. Presenti il Governatore Ugo Rossi, l’assessore Mauro Gilmozzi, i consiglieri provinciali Luca Giuliani, Lorenzo Baratter e Mario Tonina, il presidente della Comunità di Valle Mauro Malfer, il sindaco di Arco Alessandro Betta, il vicesindaco Stefano Bresciani, gli assessori Tomaso Ricci e Stefano Miori, il sindaco di Drena Tarcisio Michelotti, il sindaco di Mori Stefano Barozzi, la vicesindaco di Dro Michela Calzà, l’assessore di Riva Massimo Accorsi.

«Quest’opera non è alternativa ad altri sistemi di mobilità come il treno - ha spiegato l’assessore Gilmozzi - ma è funzionale ad un disegno complessivo su cui stiamo lavorando». «Con il sindaco di Mori - ha proseguito - stiamo discutendo sulle soluzioni per mettere in sicurezza l’abitato di Loppio». «Questo è un bel esempio di autonomia che funziona», ha dichiarato il presidente Rossi.















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