Parchi senza cani, (quasi) tutti d’accordo 

Arco, la proposta del sindaco raccoglie consensi anche tra chi ha un quattrozampe. Ma c’è chi dissente: «Non è giusto»


di Leonardo Omezzolli


ARCO. Divieto di accesso ai cani nei parco giochi di Arco. Lo ha annunciato il primo cittadino Alessandro Betta che ha subito definito la proposta dell’amministrazione come una questione di sanità e civiltà. «Non è un processo a tutti i possessori di cani - ha precisato Betta -. È una questione dovuta a quei padroni che non fanno il proprio dovere e che, non solo nelle aree gioco, ma anche per le strade, nelle campagne e nei parchi pubblici non raccolgono le deiezioni».

Il punto di vista del sindaco è quindi quello di far sì che le aree dedicate ai giochi dei bambini siano il più pulite possibili e che non vi si possano trovare escrementi o urine dei tanti “Fido” che sempre più si vedono a passeggio con i propri padroni anche nel Comune di Arco. Il popolo degli amanti del migliore amico dell’uomo si divide tra chi è a favore dell’istituzione del divieto e chi, invece, crede non sia necessario, ma che basterebbe responsabilizzare e punire i trasgressori, visto che è già presente un’ordinanza che obbliga i padroni ad avere con sé i sacchetti per la raccolta degli escrementi. «Già in molte città è fatto divieto di accesso nei parco giochi - ha precisato Betta - e da noi questa norma è in vigore nel parco di Bolognano. Quello che vorremmo fare è dare uniformità al regolamento così da normalizzare la situazione». «Non siamo d’accordo con quanto annunciato - hanno spiegato Barbara e Antonio Arese a spasso con Haiku -. Noi abbiamo sempre a portata di mano gli appositi sacchetti e quello che bisogna fare è andare a colpire i padroni che non rispettano le regole che già ci sono. Noi con il nostro cane andiamo ovunque, anche nei negozi. La vera maleducazione sta nel padrone e lì bisogna agire». Che i cani dovrebbero stare fuori dalle aree dedicate ai bambini lo sostengono Ferruccio Pincelli e la moglie Mirella a spasso con Rum. «Secondo noi è una buona norma - ammettono - Potrebbe essere pericoloso per i bambini che vi sono all’interno, ma la questione è più ampia e deve concentrarsi sul far rispettare ovunque le regole. Basterebbe quello e di escrementi in giro per le strade non se ne troverebbero più». Della stessa opinione Renzo Bertamini a spasso con Kira. «Se i vigili iniziassero a fermare chi passeggia con i cani e a verificare se hanno con sé i sacchetti si sarebbe risolto il problema a priori e non staremmo qui a parlare di divieti in uno o in altri luoghi. Per quanto riguarda i parco giochi, comunque, sono d’accordo». Discorde invece l’opinione di Francesca Ceccarelli, neomamma a passeggio con Cesare. «Io li farei entrare anche nei parco giochi - ha ammesso -. Certo, con la museruola e il guinzaglio corto. Non credo che il tema sanità abbia senso, il pavimento non è certo sterile e quello che calpesta un cane lo calpestano le scarpe dei bambini e di noi che vi entriamo». Divieto di accesso ai cani per Danat Jetmir, padre e frequentatore insieme al proprio figlio del parco giochi di Arco. «È una questione di sicurezza - ha spiegato -. I bambini corrono, magari calpestano senza volerlo le zampe o le code dei cagnolini e questi si possono arrabbiare e possono attaccare».













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