«Bicigrill, competenza del Comune 

La risposta di Olivi a Degasperi: «Sul piano normativo è tutto a posto»



ARCO. L’assessore provinciale Alessandro Olivi ha risposto all’interrogazione di Filippo Degasperi in merito alla volontà di voler realizzare un bicigrill in località Linfano nelle immediate vicinanze della ciclabile sul Sarca chiarendo come, normativamente parlando, il tutto sia congruo e come rimanga nelle mani del Comune e del consiglio comunale la volontà di procedere nella realizzazione dell’opera. Degasperi aveva chiesto lumi circa la vicinanza del futuro bicigrill con altri esercizi di simile stampo. Olivi ha così spiegato che «la distanza tra i bicigrill dovrà essere preferibilmente superiore a 5 km e che nel tratto di pista ciclopedonale in questione (Sarche-Torbole), l’unico esercizio pubblico, con caratteristiche compatibili alla norma disciplinare del bicigrill, risulta essere quello di Drò. Rimane comunque facoltà del consiglio comunale - chiarisce - esprimere il proprio parere in merito alla fattibilità». Olivi ha inoltre spiegato come i bicigrill rientrino nella categoria “infrastrutture del territorio”, per i quali è necessaria la presenza di una specifica previsione urbanistica che il consiglio ha facoltà di ammettere con l’adozione di una variante al Prg e di una deroga. Anche la realizzazione di un parcheggio e di una nuova strada rientrano nelle dotazioni che una struttura indicata come bicigrill deve avere. «La dotazione di spazi di parcheggio relativa al pubblico esercizio - riporta fedelmente Olivi - è dovuta nel caso in cui il bicigrill sia servito da viabilità aperta al transito veicolare e dovrà esserci una viabilità di servizio indipendente dalla pista ciclabile, non è consentito a fornitori e gestori raggiungere il bicigrill con automezzi utilizzando la pista ciclopedonale». Infine anche l’interrato è “a norma” in quanto considerato vano tecnico e deposito al servizio della struttura. (l.o.)













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