Palio delle botti, vince Pietramurata 

Dro, per la prima volta hanno partecipato anche due team femminili



DRO. «Abbiamo portato la parità dei sessi anche nella tradizione» - dichiara, fiera, la presidente del Circolo Culturale Amici dell'Oratorio di Dro, Lucia Michelotti. Venerdì sera, infatti, per la prima volta nella venticinquennale storia del palio delle botti, uno degli eventi di punta della Rievocazione storica del Voto (o dei Dodici Sabati), a fianco delle quattro squadre maschili, sono scese in campo anche due team femminili. Dodici ragazze, sei per gruppo, provenienti dalle varie frazioni dei Comuni di Dro e Drena, hanno sfidato il complicato e imprevedibile percorso a ostacoli che da sempre caratterizza il palio droato, mostrando tutta la loro forza ed energia nello spingere le pesanti botti. «Sono ragazze allenate allo sforzo fisico, essendo alcune di loro parte della squadra locale di rugby» - aggiunge Michelotti - «ma ci è sembrato comunque giusto premiarle per la loro temerarietà non solo nello sfidare le difficoltà della gara, ma anche nell'”imporre” un elemento di novità all'interno di una lunga tradizione. Ogni squadra partecipante riceve sempre in omaggio una bottiglia di vino magnum, ma a loro, proprio per questo, abbiamo voluto regalarne due».

A salire sul podio restano tuttavia tre delle quattro squadre maschili, ciascuna composta da cinque concorrenti. Prima e più veloce nel portare a termine il circuito, Pietramurata, che ottiene così di diritto il trofeo, da conservare e sfoggiare fino alla prossima edizione. Medaglia d'argento per Drena, subito seguita da Dro. «A renderci molto felici è la grande partecipazione della gente che anche quest'anno si sta riconfermando in pieno» - afferma ancora la presidente del Circolo - «ci piace che siano presenti turisti o residenti nei comuni limitrofi, ma più di tutto è un'emozione vedere la nostra comunità fare il tifo per la propria squadra del cuore, e sentire con forza quel passato che ci unisce tutti, tra le varie frazioni di Dro, ma anche con Drena, che è una realtà a sé stante solo dal punto di vista burocratico, non certo per il nostro sentire».

Partecipati, oltre al palio, anche gli altri eventi, come la presentazione del libro “Dro e Ceniga – cinque chiese una Comunità”, scritto da Romano Turrini: «Tenevamo molto al momento inaugurale di giovedì» - spiega Michelotti - «ma temevamo che in qualità di evento culturale non trovasse riscontro, invece la chiesa di San Sisinio, dove abbiamo presentato la raccolta storica, era piena». (k.d.e.)













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