Circolo Vela, partono  i lavori di ampliamento 

Torbole, tra le novità un pontile frangionda in grado di produrre energia elettrica L’attuale sede verrà alzata di un piano: opere concluse entro la primavera 2018


di Aldo Cadili


TORBOLE. Dalla prossima primavera, con l'inizio della intensa stagione agonistica a livello mondiale, il Circolo Vela Torbole disporrà finalmente di una struttura logistica alla portata degli importanti eventi sportivi che organizza in crescendo dal lontano 1964. L'ufficializzazione dei lavori è avvenuta ieri pomeriggio alla Conca d'Oro, sede del blasonato club nautico, alla presenza dell'assessore provinciale Tiziano Mellarini, del sindaco Gianni Morandi, l'assessore allo sport Fabio Malagoli ed altri amministratori locali. Il presidente del Circolo Vela Paolo Montagni con il direttivo e diversi soci ha illustrato le caratteristiche della ristrutturazione in corso della sede e del nuovo pontile frangionda a sud del porticciolo che costituisce un prototipo in quanto dotato di apparecchiature in grado di produrre energia elettrica dal movimento dell'acqua del lago. Il progetto, inserito nel contesto naturale circostante, è stato redatto dall'architetto Raffaella Todeschini dello Studio Habitat di Torbole e tra l'altro prevede l'innalzamento di un piano dell'esistente edificio.

Lo spazio ottenuto sarà destinato all'attività agonistica con una palestra, i locali per i giudici di gara, per i regatanti, per la scuola di velaper una superficie attorno ai 400 metri quadri. Analoghe dimensioni per la sottostante struttura con il confermato bar-ristorante, l'ufficio segreteria a disposizione delle regate e delle necessità delle alcune centinaia di soci del Circolo. La spesa preventivata è di 600 mila euro, di cui il 75% a carico della Provincia ed il restante 30% lo sosterrà l'amministrazione comunale come i 156 mila euro per il tecnologico pontile frangionda. È stato commissionato all'ingegnere Davide Lorenzi dello studio rivano Fontana e Lotti che ha progettato una torre di ancoraggio formata da micropali in acciaio fissati sul fondale e tra essi una apparecchiatura, lunga 3 metri, che con il moto ondoso produce energia elettrica. Il sistema, brevettato dall'azienda benacense El.Ma della Baltera, con onde di 15 centimenti (situazione normale sul ventoso Garda trentino) può produrre attorno ai 500 watt. L'altro vantaggio è rappresentato dalla possibilità di impedire gli inquinamenti nei porticcioli per la stagnazione dell'acqua in quanto il pontile è privo di ostacoli subacquei tranne gli stretti micropali e la turbina elettrica.

Il presidente Paolo Montagni ha anticipato che i due cantieri si concluderanno a febbraio con l'inizio della stagione agonistica. L'assessore Mellarini ha rimarcato l'opportunità della riqualificazione della sede del Club torbolano la cui attività velica è riconosciuta a livello mondiale con eventi che da sempre hanno una consistente ricaduta anche sul turismo altogardesano e conseguenti benefici economici significativi.













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