TUTTI I LUNEDì AL CIRCOLO BEPPA GIOSEF 

A Massone si muovono i carri armati del Risiko

ARCO. Non si ricordano nemmeno quando hanno iniziato. Qualcuno ha dei vaghi ricordi quando c’era il punk dei Sex Pistols che aveva sconvolto la scena rock. Insomma, era la seconda metà degli anni ’70,...


di Donato Riccadonna


ARCO. Non si ricordano nemmeno quando hanno iniziato. Qualcuno ha dei vaghi ricordi quando c’era il punk dei Sex Pistols che aveva sconvolto la scena rock. Insomma, era la seconda metà degli anni ’70, e già tiravano i dadi per conquistare gli obiettivi del Risiko. Cambiava il mondo e loro erano sempre lì ogni lunedì a sfidarsi sul tabellone tra carri armati in plastica e partite interminabili. Partite tutte uguali ma sempre diverse. E dopo il crollo dell’Urss ecco che approdano in una confortevole e accogliente sala che chiamarono “Beppa Giosef”, in onore al fortunato fumetto di Alan Ford. E avanti con le partite anche dopo la fine del proporzionale in Italia e l’avvento del maggioritario che avrebbe dovuto dividere il paese in due grandi partiti-coalizioni. Ma quelli del Risiko già lo sapevano: il mondo non si divide in due, ma il vincitore è solo uno e tutti gli altri perdono, e gli italiani, come si sa, non amano perdere ma sedersi al tavolo tutti assieme appassionatamente.

E infatti dopo 25 anni ritorna il proporzionale mentre al Beppa Giosef tirano sempre gli stessi dadi. Il mondo cambia e il Risiko rimane, e tutti i lunedì alle 21 un gruppetto di appassionati si ritrovano a rinnovare l’eterna sfida chiedendosi cosa sia mai questo Risiko: i più sofisticati arrivano addirittura a dire che è un po’ la metafora della vita e che la affronti in base al carattere che hai, facendo comunque affidamento anche a una buona dose di fortuna. Altri se ne fregano bellamente di queste sottigliezze filosofiche e si buttano nella mischia scegliendo sempre gli stessi colori e cambiando angolo di scatola se i dadi vanno male. Il torneo sociale 2017 aveva per titolo «Gli amici non sono obiettivi», che per i non addetti significa che non bisogna esagerare con gli attacchi verso gli amici. Per la cronaca quello del 2017 è stato vinto dall’implacabile Annalisa Miorelli, che così passa al secondo posto della classifica di sempre con tre tornei vinti. Al secondo posto si è classificato il vecchio marpione Camillo Ischia seguito da chi scrive. Un premio speciale per l’imprevedibilità (che di solito fa incazzare tutti gli altri) è stato dato a Lodovico Tavernini. Nel giorno della Befana, tradizionale appuntamento di inizio stagione, che quest’anno ha portato come titolo «Per il Risiko l’Ucraina è ancora unita», ne è risultato vincitore ancora Nicola Di Renzo, seguito da Camillo Ischia e Annalisa Miorelli.

Per chi desidera vedere cos’è questo benedetto e maledetto Risiko, l’appuntamento è tutti i lunedì in via Bezzecca 19 a Massone alle 21. Il torneo di quest’anno si chiama «Fuori il colore fuori il dolore». Chi vuole intendere intenda, gli altri in roulotte.













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