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Acqua in abbondanza, niente alcol e caffè: ecco i consigli per evitare i rischi del caldo torrido

Il memorandum stilato dalla Provincia è rivolto ai lavoratori più esposti, ma molti consigli possono essere seguiti da tutti i cittadini

IL CASO A Storo una messa per invocare la pioggia



TRENTO. Le estati sempre più calde pongono non pochi rischi per la salute delle persone. Per il cittadino comune, ma anche per diverse categorie di lavoratori esposti a rischio da calore. Da coloro che operano in ambienti esterni come nell'edilizia, nei lavori stradali e nell'agricoltura, a chi lavora in particolari ambienti industriali come acciaierie, vetrerie, lavanderie, lavorazioni della gomma, serre o altri locali la cui temperatura può farsi molto alta.

In questa situazione, il Dipartimento provinciale sviluppo economico, ricerca e lavoro e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari hanno predisposto un memorandum con alcune importanti indicazioni per tutelare la salute e poter lavorare in sicurezza.

Ecco le principali linee guida:
- Fare attenzione ai fattori di rischio quali: età, genere, obesità, assunzione di alcool o caffeina, utilizzo di farmaci e condizioni personali di salute (es. cardiopatie);
- Assicurarsi di disporre di acqua fresca nelle vicinanze del posto di lavoro; viene raccomandato di bere acqua in abbondanza (almeno mezzo litro ogni ora) e frequentemente (almeno ogni 15 minuti); importante anche l’alimentazione, con pasti leggeri e a base di alimenti freschi (frutta, verdura, pasta, riso, pesce).
- Controllare periodicamente le previsioni meteorologiche per le eventuali allerte, e se possibile tenerne conto, programmando in funzione del clima e della pesantezza del lavoro svolto, frequenti periodi di pausa per riposare e assumere bevande in luoghi adeguati;
- Se risulta opportuno, variare l’orario di lavoro per sfruttare le ore meno calde, programmando i lavori più pesanti nelle ore più fresche e fare in modo che nelle ore più calde e soleggiate i lavoratori non si trovino in modo continuativo nei locali più caldi;
- Prevedere per i nuovi addetti e per quelli assenti per più di una settimana un periodo di acclimatamento, con pause più frequenti e prevedere un controllo periodico per i lavoratori esposti al rischio di stress da calore aggravati dall’uso di indumenti protettivi e alte temperature;
- Utilizzare indumenti leggeri e traspiranti; per i lavoratori esposti al sole adottare indumenti di colore chiaro e copricapo (non esporre la pelle direttamente ai raggi solari) e proteggere le parti esposte con crema solare.













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