Il Festival che deve cambiar pelle

Il Festival dell’Economia quest’anno ci ha detto che è sempre più nebulosa l’epoca delle star. Le star, a quanto pare, le decide (decideva?) Fabio Fazio: chi passa dalla sua trasmissione (o viene imitato da Crozza) entra nella “hall of fame”. L’essere premio Nobel, ministro o grande esperto non serve a nulla senza il “bollino” tv. Infatti il tutto esaurito c’è stato solo per pochi ospiti. Ma il Festival ci ha anche detto che se il tema è azzeccato ...

Le "ciacere" di Kaswalder e il consiglio provinciale

La misera e triste battuta di Walter Kaswalder (testualmente: “a ciacere se'n'sgionfa poche done”), pronunciata durante un discorso ufficiale nell’aula del consiglio provinciale, al microfono, e dal consigliere poi rivendicata come “perla di saggezza popolare”, di sicuro un effetto lo avrà: resterà incastonata nella memoria “popolare” come uno dei momenti più bassi e rappresentativi di questi ultimi grigi anni di consiglio provinciale a Trento. Sarà ...


Quei sindaci che giocano "all'italiana"

Ci sono un centinaio di sindaci trentini che mentono. Lo dice il presidente della Provincia Ugo Rossi. Sostengono di non avere un posto che sia uno per accogliere una famiglia di profughi dentro il loro Comune. E dicono che è difficile, anzi impossibile reperire questi alloggi. Conoscendo il contesto e sapendo che appena si parla di profughi tutti quanti rischiamo di alzare le antenne leghiste che abbiamo in noi, beh, possiamo anche un po’ capire ...

A proposito di sicurezza: quanto silenzio sulla droga...

È innegabile che Trento sia cambiata negli ultimi anni, che non sia più la città tranquilla di un tempo. E non è semplice,non è affatto semplice trovare dei rimedi ora, quando la situazione diventa complicata. La sicurezza (a Trento come in tante città italiane) è una questione centrale: sulla sicurezza (oltre che sul lavoro e sulla crisi economica) si misureranno gli attuali ei prossimi anni delle nostre città. Ma per farlo occorre guardare la realtà ...


Trento ha il diamante università, ma non lo cura

La nuova biblioteca universitaria è già piccola. In questi giorni è presa d’assalto, al punto che sabato vi è stata, da parte degli studenti, la rabbiosa occupazione della ex sala di lettura Cavazzani, poi riaperta dal rettore. Ma il problema della Biblioteca universitaria centrale (Buc) ci apre gli occhi, come un raggio di luce improvvisa, sul difficile rapporto della città di Trento con la sua Università. Un rapporto mai costruito davvero: la città, ...

Il Patt cura il malessere con i processi

Con il processo a Walter Kaswalder il Patt celebra la fine del “vecchio” partito autonomista con una messa solenne. Le cose stavano nei fatti da tanto tempo,ma ora dopo lunga gestazione, si è arrivati allo show finale. Il Patt modernista di Ugo Rossi e Franco Panizza, quello che acquista candidati al “calciomercato” della politica, ha deciso di dare un calcio solenne a uno dei rarissimi testimoni rimasti di una lunga storia degli autonomisti, il ...

Referendum, tanti indecisi e una certezza

A pochi giorni dal voto la sensazione dell’incertezza aumenta. E aumenta di giorno in giorno. È una percezione diffusa. Chiunque incontriamo, oltre a confidare la sua intenzione di voto o la sua indecisione, ci chiede: secondo te vince il Sì o vince il No? Nonostante molti si professino “non interessati alla politica” (è ormai diventato un vezzo, anzi, conformismo allo stato puro), questo referendum ha avuto la «forza» di proporsi con prepotenza ...


I sondaggi sono morti (era ora?)

I sondaggi sono stati un disastro.Hanno previsto,in particolare negli ultimi giorni, un vantaggio di Hillary Clinton su Donald Trump. Ma hanno fallito. La stessa cosa è avvenuta con Brexit. Anzi, al voto britannico continuavano, persino durante le primissime ore dello spoglio, a resistere previsioni di prevalenza del remain. E poi, in Italia,la schiacciante vittoria del Pd di Renzi alle europee, assolutamente non prevista, così come la folgorante ...

Il referendum che ci divide in otto (8) categorie

Manca più di un mese al referendum sulla riforma costituzionale. Ma il clima è già feroce. Un clima che - chi li ha vissuti - sostiene sia per molti versi simile a quelli del referendum sul divorzio o sull’aborto:  un clima da Italia divisa, spaccata a metà. Divisa al punto che persino tra amici, proprio come allora, è difficile discutere senza litigare: perché si scontra anche chi (fino a prima di questo referendum) credeva di avere o di fare parte ...