Nepal, travolto dalla valanga anche l'altoatesino Markus Kirchler
Il giovane è fra le sette persone, compresi due alpinisti abruzzesi, per le quali non vi sarebbero più speranze, dopo la caduta della slavina, lunedì, sul campo base dello Yalung Ri, nell’Himalaya. In un altro episodio dovuto alla tormenta di neve, sul monte Panbari, hanno perso la vita Alessandro Caputo di Milano e Stefano Farronato di Bassano del Grappa
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C’è anche l'alpinista altoatesino Markus Kirchler, 29 anni, tra le persone rimaste sepolte sotto la valanga che lunedì mattina, intorno alle 10.30, ha ucciso sette persone al campo base dello Yalung Ri, nell’Himalaya nepalese.
Il giovane risulterebbe ancora ufficialmente disperso, ma le speranze di ritrovarlo in vita sono ormai quasi nulle. Kirchler, originario di San Genesio, era impegnato nella salita alla vetta di 6.920 metri.
«Tra i sette deceduti per l'incidente al campo base di Yalung Ri ci sono i tre italiani Paolo Cocco, Marco Di Marcello e Markus Kirchler, insieme all'alpinista tedesco Jakob Schreiber, al trekker francese Christian Andre Manfredi e alle guide alpine nepalesi Padam Tamang e Mere Karki», riporta The Himalayan Times.
La morte del fotografo Paolo Cocco, abruzzese residente a Innsbruck, è stata confermata da Antonio Tavani, il sindaco di Fara San Martino, il comune dove Cocco era stato anche vicesindaco. La guida alpina e biologo Marco Di Marcell, come Kirchler, risulta al momento ufficialmente ancora disperso.
In un altro episodio, nel Nepal occidentale, hanno perso la vita i due alpinisti italiani Alessandro Caputo di Milano e Stefano Farronato di Bassano del Grappa, mentre tentavano di scalare il monte Panbari, alto 6.887 metri.