il caso

Incendia l'auto della ex ma si ustiona, arrestato

E’ successo nel Ravennate. Dopo il rogo l’uomo era andato in ospedale



RAVENNA. Subito dopo l'incendio che la notte tra il 27 e il 28 luglio scorso a Reda di Faenza, nel Ravennate, aveva distrutto l'auto della ex intaccando pure l'abitazione della donna, si era presentato in ospedale con bruciature di primo grado sul 36% del corpo senza tuttavia riuscire a spiegare come e dove se le fosse procurate.

L'uomo - un 39enne di Meldola (Forlì-Cesena) - è stato arrestato per incendio aggravato, maltrattamenti psicologici e stalking sulla ex, una faentina di qualche anno più giovane di lui dalla quale si era separato nel 2020 e che la notte del rogo si trovava in vacanza in provincia di Ancona. La misura, come riportato dal Resto del Carlino, è frutto di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Corrado Schiaretti del Tribunale di Ravenna su richiesta della Pm Silvia Ziniti che ha coordinato le indagini dei carabinieri: il 39enne, difeso dall'avvocato Delia Fornaro, da sabato si trova in carcere a Modena.

Sono diversi gli elementi che hanno spinto il Gip a decidere per tale misura, a partire dalle dichiarazioni della donna sul passato di coppia, sia durante che dopo la convivenza.

Il possibile movente della contestata vendetta incendiaria, per gli inquirenti è da ricercarsi nella sentenza con cui il Tribunale di Ravenna il 22 luglio aveva affidato alla donna il figlio stabilendo un mantenimento di 350 euro e dando la possibilità alla faentina - tutelata dagli avvocati Silvia Brandolini e Paola Emilia Bellosi - di potere attingere dallo stipendio dell'ex.

E così giusto 24 ore prima del rogo, la sentenza era stata notificata al datore di lavoro di Forlì del 39enne. Questa mattina la Procura di Ravenna affiderà una consulenza tecnica su abiti e auto del 39enne.













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