Troppi obesi in Trentino: una persona su tre è sovrappeso

Tra i bambini di 8 e 9 anni (rivela uno studio «Okkio alla salute»), due su dieci sono “fuori standard” e nel 60 per cento dei casi lo resteranno anche da adulti



TRENTO. L’Osservatorio della salute lo definisce un’epidemia globale, l’Organizzazione mondiale della sanità lo bolla come uno dei principali problemi della salute pubblica del pianeta. E’ l’obesità, che sta devastando le popolazioni dei paesi economicamente più favoriti. In Trentino va meglio che altrove, ma anche qui i numeri sono oltre gli standard considerati accettabili.
 «E’ inevitabile - dice il professor Antonio Costa - quando si passa da una carenza di cibo a un periodo di abbondanza: ci si abbuffa». In Trentino la situazione è migliore rispetto alla media nazionale: una persona su tre è sovrappeso; quasi il 10 per cento è obesa. Tra i bambini di 8 e 9 anni (rivela uno studio «Okkio alla salute»), due su dieci sono “fuori standard” e nel 60 per cento dei casi lo resteranno anche da adulti. Ad essere in sovrappeso sono per lo più i maschietti e soprattutto i bambini della Bassa Valsugana (il 28,1%) mentre i più virtuosi sono quelli dell’Altogarda che si distinguono anche per l’ottima colazione che sostengono ogni mattina. Un po’ tutti, invece, lasciano a desiderare per la qualità delle merendine di mezza mattina. Una curiosità: più la madre è istruita, meno il bambino è a rischio sovrappeso o obesità.
 Ma il problema del peso eccessivo colpisce soprattutto la fascia d’età tra i 40 e i 60 anni. Ora che la stagione volge al bello è inevitabile che - soprattutto le signore - si cominci a provare il costume, o semplicemente si comincino a usare i vestiti della primavera scorsa scoprendo che stanno stretti. E allora scatta il panico che si traduce con la ricerca di drastiche diete, spesso improbabili, scopiazzate da qualche giornaletto femminile o suggerite da qualche mago a buon mercato. E il più delle volte sono pessime, perchè devastano il fisico. «La perdita repentina di peso non influisce sul grasso - spiega il primario - ma sui muscoli. E il cuore è un muscolo: vedete voi». L’ultima moda è quella di non mangiare per nulla fino a quando il fisico entra in riserva: a quel punto, si dice, interviene un meccanismo per cui il corpo autonomamente rallenta tutte le proprie funzioni (reminiscenze ataviche) tanto addirittura da allungarne la vita. «Se non si mangia, si muore. E questa è una certezza», taglia corto il dottor Costa. Ma anche sul cibo c’è modo e modo. Per chi si vuole mettere a dieta o per gli obesi (per i quali intervengono però anche problemi clinici che vanno valutati nel loro insieme) la cosa principale è far funzionare la testa. Serve forza di volontà e impegno costante per trovare uno stile di vita consono. Mangiare con misura e fare movimento













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