Ex Zuffo, triplicati i costi d'esproprio

Ricorso dei proprietari: il Comune dovrà pagare 414 mila euro in più


Chiara Bert


TRENTO. Triplicano i costi per gli espropri dei terreni all'ex Zuffo, necessari per l'ampliamento del parcheggio di attestamento. Alcuni dei privati nel 2004 avevano fatto ricorso e la Corte d'appello ha rivisto le indennità: da 238 mila euro si è passati a 632 mila. In tempi di magra una brutta sorpresa per palazzo Thun: il Comune dovrà sborsare 400 mila euro del tutto imprevisti.

La storia comincia 8 anni fa, con l'approvazione, da parte della giunta comunale, del progetto di sistemazione e ampliamento del parcheggio di piazzale Zuffo, il più grande parcheggio di attestamento della città che oggi conta 750 posti: 2,4 milioni di euro l'importo complessivo, di cui 2.136.000 euro per espropri. Nel 2004 parte la procedura per acquisire le aree necessarie a realizzare i lavori: a determinare gli indennizzi è il Servizio espropriazioni della Provincia che stabilisce in 714 mila euro le indennità per i numerosi proprietari dei terreni.

Alcuni di loro, proprietari di un terzo delle quote, presentano però ricorso alla Corte d'appello di Trento: contestano la stima - di 238 mila euro - a loro spettante. La sentenza della Corte d'appello, arrivata il 24 giugno scorso dopo che - nel frattempo - è stata approvata una nuova legge sugli espropri, ha rideterminato le indennità per i privati: in totale 1,9 milioni di euro, accertando 632 mila euro spettanti ai ricorrenti per la quota di loro proprietà. I terreni in questione sono classificabili per la gran parte «aree edificabili», ad eccezione di una minima parte ad elevata pericolosità idrogeologica e quindi con un indennizzo pari al valore agricolo.

La legge provinciale 6 del 1993, vigente quando furono determinati gli indennizzi di esproprio, stabiliva che per un'area edificabile l'indennità corrispondeva alla media tra valore venale e valore agricolo del terreno, maggiorato del 20% nel caso in cui i privati non si opponessero alla stima. Nel 2008 però la legge è cambiata: la nuova normativa indica il valore venale del bene come valore di esproprio per i terreni edificabili e stabilisce che i nuovi criteri si applicano, dove più favorevoli, ai procedimenti di esproprio per i quali siano pendenti eventuali ricorsi davanti alla commissione provinciale o all'autorità giudiziaria.

È questo il caso di piazzale ex Zuffo, dove il ricorso dei proprietari era pendente dal 2004. La conseguenza è che l'esborso per il Comune triplica: ai ricorrenti dovranno essere pagati altri 414 mila euro a titolo di maggiore indennità, che non trovano copertura sui fondi impegnati nel 2003 dall'amministrazione e nel bilancio 2011. Si tratta dunque di un cosiddetto «debito fuori bilancio»: la sentenza è esecutiva e palazzo Thun deve pagare l'importo indicato dal giudice per non incorrere in azioni di recupero coattivo. In tempi di vacche magre per il bilancio comunale e di una pesante manovra finanziaria in vista, l'amministrazione dovrà quindi stornare delle risorse per far fronte all'inaspettato esborso. La delibera di variazione di bilancio è stata inserita all'ultimo all'ordine del giorno del consiglio comunale di martedì prossimo.













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