IL CASO

Schuler: "Non ho intascato il bonus. L'avrei dato in beneficenza"

L'assessore si difende: "Volevo lanciare un segnale contro questa misura inefficace"



BOLZANO. "Anch’io ho fatto la richiesta per il bonus, non per trarne un beneficio per me stesso (in tutta la mia vita non ho mai avuto alcun beneficio che non mi spettava) ma per poi poterlo donarlo per una buona causa". Queste le dichiarzioni dell'assessore Arnold Schuler sulla polemica che lo vede coinvolto assieme a Helmut Tauber, Gert Lanz (Svp) e Paul Köllensperger (Team K).

"Ho approfittato di questa possibilità non solo per lanciare un segnale contro questa misura inefficace ma soprattutto con l’intenzione di darlo in beneficenza. Per me era anche una forma di protesta contro questa misura. Poiché fino ad oggi non mi è stato erogato il bonus, non ho avuto la possibilità di darlo in beneficenza". 

Schuler fa alcune ulteriori precisazioni.

"In tutti i 24 anni da sindaco no ho mai chiesto un rimborso per le spese che avevo sostenuto coprendo questo ruolo, né per trasferte, né per qualsiasi altra spesa sostenuta. Non ho incassato l’indennità per un importo pari a Lire 9 mio (euro 4.500,00) che mi spettava come pagamento degli arretrati e invece ho fatto richiesta al Consiglio comunale di investirli per l’arredamento della sala per i giovani. Prima di coprire il ruolo di assessore avevo fatto richiesta alla Provincia per un contributo pari a 4.000,00 euro per il cambiamento del sistema di pioggia che comunque secondo la normativa vigente mi spettava. Visto che nel frattempo poi sono stato nominato assessore avevo immediatamente rinunciato a ciò. Non ho un telefonino aziendale ma uso il mio personale e quindi le telefonate che faccio come assessore pago dalla mia tasca".

"Questa polemica mi colpisce su un punto dove mi sentivo invulnerabile", conclude Schuler. "Ho fatto la richiesta di ottenere il bonus ma non lo ho mai ottenuto e che non lo avrei mai intascato per me".













Scuola & Ricerca

In primo piano