All’asilo alberi di Natale a terra come nei boschi 

Caldonazzo, insolito allestimento progettato dai bambini assieme alle maestre Quasi un’opera d’arte concettuale in stile Arte Sella, per far riflettere gli adulti


di Maddalena Di Tolla Deflorian


CALDONAZZO. Sembra un’opera d’arte concettuale, starebbe bene nel contesto di Arte Sella, fa pensare, anche, financo, discutere. Invece l’opera di cui parliamo e che vedete in fotografia, è un insolito allestimento di Natale, progettato da due maestre d’asilo (Cecilia e Micaela) insieme ai loro bimbi e con il sostegno della dirigenza d’istituto. L’idea di lasciare gli abeti (che provengono dai boschi di Centa, in Vigolana) sdraiati in terra, a similitudine di quanto accaduto fuori, nel bosco flagellato a fine ottobre dal maltempo e dal vento impetuoso, è forte, originale e fa discutere qualche osservatore, in modo sano, in modo critico, perché le cose non siano sempre uguali a sé stesse e affinché i fatti non succedano per nulla. I bambini che frequentano la scuola materna di Caldonazzo dubbi non hanno avuto: se là fuori gli alberi sono giù, come hanno osservato loro per primi nelle uscite sul territorio e come hanno raccontato alle loro maestre, che restino giù – si son detti - anche nel cortile del loro asilo, decorati e resi degni di attenzione, “valorosi” anche se non in verticale. I bambini hanno anche fatto domande sulla potabilità dell’acqua, che come conseguenza dello stesso evento era rimasta non permessa per ore o giorni, a seconda del luogo.

L’allestimento natalizio originale non è una boutade, rientra infatti nel progetto educativo “Fare ricerca osservativa”, che coinvolge i 120 bimbi dell’asilo di Caldonazzo. Muovere pensiero - come ci hanno spiegato le due maestre-progettiste - portando “dentro quel che era fuori”, è il concetto alla base di tutto il progetto educativo. Il percorso ha condotto i bimbi ad esempio proprio a visitare Arte Sella, prima che il disastro di ottobre ne sconvolgesse e distruggesse molte opere e il sentiero, così come spesso li ha portati lungo le sponde del lago di Caldonazzo e lungo il torrente Centa. Di certo alberi di Natale decorati a terra “muovono pensiero”: le maestre e i bimbi ci sono riusciti Sono arrivati fino alle nostre pagine, infatti. Chissà se adesso gli alberi resteranno a terra, per permettere ai bimbi nei mesi futuri di osservare cosa accade a un gigante nel mutare del tempo. Altrimenti il loro destino sarebbe diventare cippato per scaldare le nostre case.

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