Una tartaruga dalle orecchie rosse “aliena” nel lago d’Idro

Bondone. Dopo gli aironi e i cormorani... le tartarughe. Il lago d'Idro ha degli ospiti che da queste parti non si erano mai visti a memoria d'uomo, i piccoli rettili corazzati che con ogni...



Bondone. Dopo gli aironi e i cormorani... le tartarughe. Il lago d'Idro ha degli ospiti che da queste parti non si erano mai visti a memoria d'uomo, i piccoli rettili corazzati che con ogni probabilità sono arrivati a queste latitudini “grazie” alla mano dell'uomo ed essendo estranee all'habitat del lago potrebbero causare danni.

L’ospite americano

L'animale avvistato ieri sul lago d'Idro all'altezza di Idroland a Baitoni a quanto pare è una “tartaruga dalle orecchie rosse”, una specie originaria del sud est del continente nord americano. Questi rettili d'acqua dolce sono arrivati in Europa e in Italia grazie al mercato degli animali da compagnia. Come è facile immaginare, molte di loro sono state "rimesse in libertà" (o sono riuscite a sfuggire) da padroni poco scrupolosi, inserendosi in habitat che non avevano mai conosciuto prima e che non erano pronti a riceverle.

Invasiva e dannosa

Le “tartarughe dalle orecchie rosse” sono onnivore e sono inserite fra le 100 specie esotiche invasive più dannose al mondo, perché potenzialmente possono decimare la fauna autoctona locale. Messa così, la tartarughina che sguazza fra i rami di una pianta sommersa non pare poi così innocente. Riguardo al lago d'Idro gli esperti però spengono gli allarmi, sottolineando come questi animali possano sì sopravvivere a queste latitudini, visto che non ci sono più gli inverni rigidi di una volta (animali a sangue freddo, le tartarughe dalle orecchie rosse possono sopravvivere nell'acqua fino a 3 gradi centigradi di temperatura) ma, pur in assenza di predatori, difficilmente potranno mai riprodursi e prosperare in maniera tale da minacciare l'habitat in cui sono state loro malgrado inserite dall'uomo.

In questo senso preoccupano di più i cormorani che da anni fanno razzie di pesce sul lago d'Idro e i corsi d'acqua che lo alimentano. S.M.













Ambiente&Percorsi

LA RASSEGNA

Giornate del turismo montano, al Muse il primo incontro

Oggi, mercoledì 12 novembre, si sono aperti i lavori della nuova edizione della Bitm - Giornate del turismo montano, in programma fino a venerdì, al Muse - ma oggi pomeriggio anche a Rovereto - con un ricco calendario di incontri, studi e testimonianze dedicati al tema “Turismo e ospitalità: raccontare l’identità dei territori di montagna”. Tre giorni per esplorare come narrazione, sostenibilità e innovazione possano diventare strumenti concreti per valorizzare le destinazioni montane e costruire un turismo sempre più autentico e partecipato. In queste immagini di Claudio Libera, alcuni momenti dell'evento di apertura - QUI L'ARTICOLO

ambiente

Il cambiamento climatico colpisce anche velivoli e aeroporti: ecco come

Le tempeste sempre più intense dovute al riscaldamento globale provocano turbolenze maggiori e, di conseguenza, costi sempre più elevati a causa delle manovre fatte per evitarle, delle interruzioni dei servizi e della manutenzione richiesta. Lo evidenzia lo studio svolto dal gruppo di ricerca internazionale guidato dal Laboratorio di meteorologia dinamica dell’Istituto francese Pierre Simon Laplace

turismo

La generazione Alpha farà vacanze innovative: ecco i viaggiatori del futuro

Uno studio recente evidenzia un cambiamento significativo delle tendenze per i figli dei Millennials, oggi adolescenti e nativi digitali: il viaggio fisico per loro è una necessità essenziale, un mezzo per evadere dalla routine quotidiana dei social. Ecco i cinque scenari prospettati, nei quali avranno un ruolo nuove piattaforme di prenotazione in tempo reale e gli assistenti virtuali con intelligenza artificiale

Primo piano

Podcast

Le Voci delle Dolomiti: alla scoperta della cultura ladina/7

Le zone di montagna sono sempre state uno degli indicatori più sensibili del cambiamento del clima e della salute del pianeta. L’aumento delle temperature e il consumo di risorse naturali sono molto più evidenti e tangibili. Sono inoltre molteplici i fattori che impattano sul paesaggio e l'economia delle comunità montane e che segneranno il destino delle prossime generazioni.
Riccardo Insam, consulente ambientale e guida escursionistica e Cesare Lasen, botanico e naturalista, ci spiegano come ascoltare i segnali che la natura ci invia e trovare soluzioni percorribili nei diversi contesti montani.

caccia

«Le mangiatoie per cervi e caprioli attirano orsi e lupi: vanno vietate»

Nuovo appello del Wwf che si rivolge alla Provincia allegando anche la documentazione fotografica di un'orsa con i cuccioli: l'associazione spiega che il foraggiamento (frutta, fieno, cereali) modifica il comportamento dei predatori, ne riduce gli spostamenti (perché individuano punti molto ricchi di ungulati) e rischia di avvicinarli ai centri abitati

LO STUDIO Vicino alle mangiatoie più ungulati e passaggi di lupo