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Cia: «Moschea irregolare il sindaco minimizza troppo» 

STORO. «Dopo aver depositato un’interrogazione sull’ennesima moschea irregolare in Trentino, non è tardata la replica di routine del sindaco di Storo Luca Turinelli»: il consigliere provinciale...



STORO. «Dopo aver depositato un’interrogazione sull’ennesima moschea irregolare in Trentino, non è tardata la replica di routine del sindaco di Storo Luca Turinelli»: il consigliere provinciale Claudio Cia (Agire) ribatte. «I suoi toni conflittuali non meravigliano - scrive in una nota -, visto che sono gli stessi che di solito riserva all’opposizione in consiglio comunale, ma appare insolito che il sindaco si affretti a dire che tutto “è falso”, quando sia nella sua replica piccata che in quella più conciliante del Presidente dell’associazione (Mohamed Lefrouni), si ammette che all’interno dello spazio in questione si tengono delle preghiere, attività che non si riscontra nello statuto di quest’associazione». «A Storo nel giro di un mese sono stati notati dai cittadini tappeti tipici dei riti islamici all’interno della struttura in questione - scrive ancora Cia -, potenziati in concomitanza dell’inizio del Ramadan, appositi spazi per lasciare le scarpe e una sorta di rudimentale “minbar” in legno, l’elemento che in una moschea costituisce una sorta di pulpito costituito da tre gradini. Il tentativo del sindaco di minimizzare il tutto con esempi improbabili del tipo “all’ex ristorante Dal Giangi non sono stati attaccati minareti”, non fanno che storcere il naso ai cittadini».













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