stenico - organizzatori soddisfatti 

Biodiversità, argomento che piace 

Tremila presenze nella sola giornata celebrata al Maso al Pont 



STENICO. Tremila presenze a una sola giornata, quella della biodiversità, non è cosa da poco. Sono le presenze complessive registrate alla Giornata nazionale della biodiversità, celebrata in Trentino al Maso al Pont di Stenico, poco sopra Ponte Arche. Per questo possiamo parlare di successo oltre le previsioni quello ottenuto dalla giornata a Maso al Pont, organizzata dalla piccola Asuc Stenico insieme con Ecomuseo della Judicaria, Provincia Autonoma a Vallesalus della Apt Terme di Comano-Dolomiti di Brenta.

Entusiasti i commenti degli organizzatori, dal presidente ASUC Stenico, Gianfranco Pederzolli («Noi abbiamo gettato il sasso nello stagno, speriamo sia raccolto e che il settore biodiverso faccia quei passi avanti che si merita...»), così come dalla presidente Ecomuseo, Giancarla Tognoni («Il successo è oltre ogni più rosea aspettativa, anche se sapevamo sulla carta che il tema è molto sentito dall’opinione pubblica anche locale...») Da qui l’importanza dell’evento trentino dedicato alla biodiversità, il terzo dopo Castelnuovo e sede della fondazione Mach di San Michele all’Adige, all’ameno Maso al Pont, poco sopra Ponte Arche, la casa dal caratteristico tetto di paglia. In effetti la celebrazione della Giornata nazionale della biodiversità di interesse alimentare e agricolo è stata una festa di popolo, ottima occasione per apprezzare da vicino la biodiversità trentina e conoscere l’attività di istituti e organizzazioni a favore della sua conservazione e valorizzazione. Dentro questo contenitore si sono situati i molteplici appuntamenti, a cominciare dalla mattinata con il mercato dei produttori locali, i saluti a celebrazione dei valori universali della biodiversità, la presentazione delle razze in via d’estinzione e le attività didattiche per i ragazzi.

Pomeriggio dedicato agli eventi di approfondimento e tavoli di confronto sulla biodiversità (allevare, coltivare e costruire biodiverso): la presentazione progetti “Inversion” e “Noce del Bleggio”, ma soprattutto la tavola rotonda sulla rete trentina per la biodiversità agraria e alimentare, moderata da Walter Nicoletti, con Federico Bigaran (Provincia), Costantino Bonomi (Muse), Claudio Varotto (Fem, Fondazione Edmund Mach), Stefano Bigaran (Pimpinela e Federazione trentina biologica e biodinamica), Giovanni Frisanco (Allevatori), Giancarla Tognoni (Ecomuseo della Judicaria). «La perdita di biodiversità contribuisce ad accrescere l’insicurezza alimentare ed energetica, ad aumentare la vulnerabilità ai disastri naturali e ad accelerare cambiamenti climatici (ne sono validi esempi le alluvioni, le tempeste, le inondazioni, gli scioglimenti dei ghiacciai etc.)» è stato detto, rilevando la necessità di fare ricerca a cominciare dalle piccole azioni quotidiane. (g.ri.)













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