il dibattito

La montagna fra “overtourism” e equilibri delicati

Tavola rotonda dedicata in particolare al siti dolomitici per tracciare le linee guida



TRENTO. Cresce la pressione del flussi turistici in montagna, in particolare sui siti dolomitici. La sfida, per le amministrazioni locali, per le popolazioni residenti, ma anche per realtà come la Fondazione Dolomiti Unesco e l'Accademia della Montagna, è trovare soluzioni che concilino il carattere di "patrimonio pubblico" degli ambienti montani con la necessità di tutelarne i delicati equilibri, anche per trasmetterlo alle generazioni future.

Di tutto questo si è parlato in una tavola rotonda online organizzata dall'Associazione Italiana Giovani per l'Unesco (Aigu), apertasi con i saluti del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore all'ambiente Mario Tonina, nella sua veste di Presidente Fondazione Dolomiti Unesco, di Maddalena Povinelli, del Comitato Aigu del Trentino Alto Adige, e Chiara Bocchio, del Comitato nazionale, a cui sono seguiti i contributi di numerosi esperti.

Nel corso del dibattito sono emerse problematiche molto diversificate, interessando un territorio caratterizzato da dinamiche turistiche non omogenee e a volte agli antipodi. Da un lato situazioni di overtourism, in alcune zone molto spettacolari o rese popolari dai media, dall'altra zone con bassissime frequentazioni.

Inoltre, è stato ricordato, l'epidemia da Covid-19 ha fatto aumentare il desiderio di visitare le aree di montagna a scopo ricreativo: ciò è naturalmente un bene, se si traduce nella ricerca di esperienze più "dolci", approfondite, attente alle problematiche ambientali, ma introduce anche nuovi fattori di "rischio" a cui in futuro bisognerà porre attenzione.

"L'impatto dell'overtourism può mettere seriamente in crisi la capacità di accoglienza delle diverse aree. - ha confermato a sua volta Bocchio - Il prossimo Forum nazionale, che si svolgerà a Parma in streaming il 27 di marzo, riprenderà le tematiche della sostenibilità e consentirà di elaborare anche proposte concrete".

L'analisi dello status quo e il monitoraggio – è stato detto - sono dunque strumenti fondamentali per comprendere e gestire al meglio le dinamiche della frequentazione turistica all'interno del Sito nel suo complesso. Altrettanto importante è il lavoro di informazione e di educazione ambientale, ad ogni livello: nei confronti dei turisti e dei residenti, degli amministratori locali. Il tutto nel quadro di una collaborazione necessariamente interregionale, e favorendo soprattutto il coinvolgimento dei giovani.

La tavola rotonda è disponibile sul sito Facebook dell'Associazione Italiana Giovani per l'Unesco https://www.facebook.com/aigu.official, si legge in un comunicato della Provincia di Trento.













Scuola & Ricerca

In primo piano